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“Mi è stata diagnosticata…”: dopo l’addio alla Rai è arrivata la dura sentenza | La sua vita adesso resta appesa ad un filo

Sede Rai

Una voce nota della Radio Rai non si sente da un po'. Ecco cosa gli è successo (screenshot TG2000/YouTube) - biomedicalcue.it

Una voce nota della Radio Rai non si sente da un pò. Ecco cosa gli è successo e cosa è accaduto dopo la pensione.

Che fine ha fatto quel personaggio familiare della televisione Rai che non senti più alla radio? Molte voci note, un tempo presenti in pomeriggi o serate, a volte scompaiono dai riflettori, e potrebbero lasciare un vuoto e tanta curiosità tra gli ascoltatori affezionati.

Parliamo di una figura che ha accompagnato generazioni di italiani, con il suo stile inconfondibile e la sua professionalità. Il suo contributo al mondo della comunicazione nel settore sportivo, ha lasciato il segno. Cosa gli è successo?

La transizione da un mezzo all’altro, o il graduale allontanamento dalle scene, è una dinamica comune nel mondo dello spettacolo. Quando un volto così riconoscibile scompare senza clamore, sorgono spontanee domande sul suo destino.

Di chi parliamo? È un protagonista del panorama radiotelevisivo italiano. Siamo pronti a raccontarti la sua storia e cosa è successo. Il sogno della pensione potrebbe essersi trasformato in un incubo.

Di chi parliamo

Emanuele Dotto è una figura storica del giornalismo sportivo italiano, noto per essere stato una delle voci più riconoscibili e autorevoli di Tutto il calcio minuto per minuto, la celebre trasmissione radiofonica di Rai Radio 1. La sua carriera è legata alla radio, dove ha raccontato per decenni le emozioni e le cronache dai campi di calcio di tutta Italia.

La sua voce è stata la colonna sonora di innumerevoli domeniche sportive. Oltre al suo ruolo di cronista sportivo, Emanuele Dotto ha ricoperto anche incarichi dirigenziali all’interno della Rai. Cosa è accaduto?

Emanuele Dotto
Emanuele Dotto (screenshot Comagnia Goliardica Mario Baistrocchi/YouTube) – biomedicalcue.it

Cosa gli è successo

“Un mese dopo essere andato in pensione mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla progressiva. Avevo 67 anni e 6 mesi, ora ne ho appena compiuti 73 e ogni giorno è un giorno guadagnato” ha raccontato Dotto in un’intervista a Repubblica ripresa da Today.it. “Bisogna scherzarci un poco”. spiega il radiocronista. “Peggioro lentamente, ma senza prospettiva, e non ce la farei senza mia moglie Marina e mia figlia Emanuela. Il corpo sta andando dove vuole, la mente e la memoria per fortuna no”.

La sclerosi multipla progressiva è una forma di sclerosi multipla caratterizzata da un peggioramento graduale e continuo dei sintomi neurologici nel tempo, indipendentemente dalla presenza di ricadute acute. I sintomi possono sono difficoltà motorie, problemi di equilibrio, spasticità, affaticamento e disturbi cognitivi. La progressione varia da persona a persona e la ricerca è attiva per trovare trattamenti efficaci per rallentarne il corso.