Russare è un campanello d’allarme: tutti lo ignorano ma le conseguenze sono gravissime | A rischio la salute del tuo cuore

Il russamento continuativo può nascondere rischi per la salute: scopri quando diventa veramente pericoloso.

La comunità scientifica da un pò ha deciso di concentrare maggiormente le proprie ricerche sul russamento, noto anche come roncopatia.

Una condizione piuttosto diffusa che, sebbene spesso ignorata o percepita come un mero disturbo, può effettivamente indicare problemi di salute più gravi.

Sicuramente un russamento occasionale non deve generare allerta, poiché può essere causato da fattori temporanei come un raffreddore o una cena abbondante.

Tuttavia, se il russamento si verifica con regolarità, è fondamentale capirne l’origine. La sua presenza continuativa può essere un avviso di condizioni che meritano attenzione.

Un segnale pericoloso

Tra queste, secondo il Gruppo San Donato, occupa particolare spazio di rilevanza la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS): oltre a danneggiare la qualità del sonno, il russamento ricorrente può provocare sostanziali alterazioni nella respirazione, con episodi di apnea che possono durare anche oltre un minuto.

Il dottor Marco Baroni, pneumologo presso il “Centro per la salute del sonno” della Palazzo della Salute Wellness Clinic – Istituto Clinico Sant’Ambrogio, evidenzia come queste interruzioni respiratorie, spesso non avvertite dalla persona che le vive, siano alla base della Sindrome.

Le implicazioni più gravi dell’OSAS comprendono variazioni della saturazione di ossigeno nel sangue e della frequenza cardiaca. Inoltre, la sindrome rappresenta un notevole fattore di rischio per l’innalzamento della pressione arteriosa, peggiorando patologie già esistenti o contribuendo alla loro comparsa.

Le sollecitazioni continue al sistema cardiovascolare portano anche alla formazione di placche aterosclerotiche, rendendo l’OSAS un fattore di rischio supplementare per eventi cardiovascolari come infarto ed ictus.

Chi è più a rischio

Le persone più esposte al rischio di OSAS includono coloro che presentano anomalie anatomiche o funzionali nelle vie aeree superiori (naso e gola), chi soffre di sovrappeso o obesità, i forti fumatori, e i giovani sotto i 30 anni affetti da ipertensione resistente ai trattamenti standard. Dal punto di vista epidemiologico, gli uomini sono più colpiti, anche se nelle donne la percentuale tende ad aumentare dopo la menopausa e avanzando nella gravidanza.

Tra i segnali di maggiore allerta ci sono: un’eccessiva sonnolenza diurna, il russare abituale che si manifesta ogni notte da almeno sei mesi, apnee, la sensazione di un sonno poco ristoratore, mal di testa al risveglio, risvegli frequenti per andare in bagno e difficoltà a mantenere la concentrazione. In presenza di questi segnali, l’esperto consiglia di recarsi presso un centro specializzato nel sonno per esami approfonditi, come la polisonnografia o il monitoraggio cardiorespiratorio a domicilio durante la notte.