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Viso spento, smetti di spendere in creme artificiali: con il trucco delle donne del medioevo recuperi subito il tuo colorito naturale

Viso spento, smetti di spendere in creme artificiali: con il trucco delle donne del medioevo recuperi subito il tuo colorito naturale

La soluzione per il viso (canva.com) - www.biomedicalcue.it

Scopri il rimedio naturale che le donne del Medioevo utilizzavano per rinvigorire il viso: restituisce luminosità e compattezza alla pelle.

Sugli scaffali delle profumerie ogni anno aumentano i prodotti che promettono risultati straordinari: sieri ristrutturanti, maschere illuminanti e creme tonificanti.

Tuttavia, a volte, le soluzioni più efficaci provengono da lontano e non dai laboratori chimici, ma dal sapere popolare. Se vedete il vostro viso un poco spento ultimamente, basta poco.

Non sorprende infatti che oggi, data l’attenzione crescente verso la sostenibilità e il desiderio di semplicità, molte persone decidano di riscoprire rimedi naturali basati su ingredienti modesti ma incredibilmente efficaci.

Uno di questi si trova in un alimento che sembra semplice: lo troviamo in tante forme, fresco, surgelato o in piccoli baccelli; nelle nostre dispense o nei piccoli barattoli.

A piccoli chicchi

Le fave, da secoli un elemento fondamentale della dieta mediterranea, possiedono anche proprietà utili per la cura del viso. La Fondazione Campagna Amica, in un suo approfondimento, esplora non solo gli usi alimentari, ma anche le applicazioni cosmetiche, risalenti almeno al Medioevo. In quel periodo, le donne erano solite strofinare sulla pelle il lato interno del baccello di fava per ravvivare il colore della pelle, restituendo luminosità e fermezza, specialmente dopo lunghi mesi invernali o dopo il lavoro nei campi.

Inoltre, secondo la stessa fonte, le fave venivano utilizzate anche in forma di farina cosmetica. Il procedimento era semplice: si tostavano e macinavano i semi fino a trasformarli in una polvere, che veniva poi mescolata con latte e qualche goccia di succo di limone. Il risultato era una maschera riparatrice, da applicare sul viso e persino sui capelli, che prometteva di portare vitalità e tono grazie a una combinazione di nutrienti: proteine vegetali, minerali come rame e selenio, vitamina C e acidi naturali. Il risultato finale era una pelle più levigata, luminosa e purificata, ottenuta senza spendere niente in prodotti industriali.

fave baccelli
Ricche di fibra (canva.com) -www.biomedicalcue.it

Il ritorno alla modernità

La ricerca moderna ha convalidato il valore delle fave anche nel settore nutrizionale e dermatologico. L’elevato contenuto di levodopa, un precursore naturale della dopamina, rende questo legume interessante anche per la salute del sistema nervoso. Ma in ambito cosmetico, è la ricchezza di fibre, acqua e micronutrienti a fornire benefici reali alla pelle, soprattutto quando utilizzata come impacco o maschera.

In un’epoca dominata dal marketing della bellezza, riscoprire un trattamento come quello descritto appare come una scelta audace. Non è necessario seguire una routine di bellezza complicata: a volte è sufficiente aprire un baccello di fava e fidarsi di coloro che, con la terra tra le mani e la saggezza tradizionale, conoscevano davvero i segreti della bellezza.