La zanzara West Nile potrebbe diffondersi per i cambiamenti climatici. Come funziona il modello predittivo italiano? (screenshot Rai/YouTube) - biomedicalcue.it
La zanzara West Nile potrebbe diffondersi per i cambiamenti climatici. Come funziona il modello predittivo italiano?
L’aumento di temperature in estate accompagna una crescita di virus trasmessi da zanzare. Si osservano più casi di malattie come il West Nile. Il clima favorevole aumenta la presenza di vettori.
Le zanzare sono vettori primari per la trasmissione di virus agli umani. La loro diffusione si intensifica con il caldo e favorisce il ciclo di vita di virus. L’incidenza di infezioni aumenta in alcune zone. La vigilanza diventa una forma di prevenzione.
Nonostante l’aumento del virus, non si ha un allarme generale. Un modello predittivo italiano anticipa i focolai e consente una risposta rapida. Si ottiene un vantaggio per interventi mirati di disinfestazione, così si previene una diffusione maggiore.
L’efficacia del modello richiede un aumento di disinfestazioni. Azioni tempestive sono utili per limitare la circolazione di virus. La collaborazione tra autorità sanitarie e locali serve per le operazioni preventive.
Il modello predittivo italiano, sviluppato al Campus Bio-Medico di Roma, anticipa l’insorgenza di focolai di virus trasmessi da zanzare, come riporta Repubblica.it. Utilizza dati climatici e ambientali, come temperatura e precipitazioni, per prevedere le condizioni di sviluppo di vettori. Il sistema consente di indirizzare gli interventi di disinfestazione per limitare la diffusione di malattie prima che raggiungono una dimensione critica.
I virus trasmessi da zanzare, come il West Nile, Dengue e Chikungunya, si diffondono in poco tempo, così serve un’azione tempestiva alla presenza anche di un solo vettore. In Italia, la sorveglianza delle arbovirosi è attiva per monitorare la circolazione di virus e i casi che passano dalla zanzara all’uomo, come rivela l’Istituto Superiore di Sanità. Il West Nile è endemico in diverse aree, con cicli di trasmissione che coinvolgono uccelli e zanzare.
A livello globale, le malattie trasmesse da vettori sono una preoccupazione. Per la World Health Organization sono oltre il 17% di tutte le malattie infettive, con oltre 700 mila decessi all’anno. Il cambiamento climatico favorisce la diffusione di vettori e di patogeni. L’aumento di temperature e alterazioni dei regimi di pioggia creano ambienti favorevoli per zanzare. Nel momento in cui si combattono i cambiamenti climatici, si vince anche la battaglia contro le malattie di cui le zanzare sono i vettori principali.
In Europa, il West Nile virus è l’arbovirosi più diffusa, con casi umani registrati in diversi Paesi secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control. La sorveglianza rafforzata serve per rilevare la circolazione di virus. Per prevenire la diffusione servono misure di controllo delle zanzare. La collaborazione internazionale e lo scambio di informazioni tra Paesi membri sono utili per tracciare il fenomeno. La ricerca continua su nuovi strumenti predittivi e metodi di controllo è utile per proteggere la salute pubblica, per adattarsi a cambiamenti ambientali e climatici. Ora l’Italia fa la sua parte con un nuovo modello predittivo.