Un giardino pieno di mostri: qui arrivano in visita solo i turisti più coraggiosi | Un luogo unico e imperdibile
Il misterioso giardino (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Un’esplosione di colori, simboli arcani e creature monumentali: un giardino visionario dove arte, mistero ed emozione si fondono.
Ci sono posti che, appena ci metti piede, ti fanno sentire come se stessi entrando in un’altra dimensione. Non sto parlando di parchi divertimento o realtà virtuali, ma di luoghi reali, fisici, dove l’immaginazione prende il sopravvento su tutto il resto. E non è sempre un viaggio rassicurante, anzi. A volte sembra di finire dentro un sogno… o forse un incubo artistico. Ma uno di quelli belli, eh, quelli che ti restano dentro.
In certi angoli d’Italia, magari quelli più tranquilli, dove i campi si stendono all’orizzonte e l’aria profuma di terra e sole, all’improvviso appare qualcosa che ti spiazza. Una presenza fuori scala, colori impensabili, figure che sembrano osservarti. È come se l’arte si fosse materializzata lì, così, nel bel mezzo del nulla, a sconvolgere l’equilibrio perfetto della campagna. E a quel punto, non puoi fare altro che entrare, anche se un pò ti tremano le gambe.
Non tutti i viaggiatori vogliono la solita passeggiata panoramica o il tramonto da cartolina. C’è chi va a cercare esperienze che lo mettano alla prova, che lo facciano riflettere, magari anche confondere. Ed è lì che l’arte trova il suo spazio, mescolandosi alla natura per creare qualcosa di completamente… boh, alieno? No, meglio: unico.
Ogni passo, in certi luoghi, è una domanda. Ogni figura che incontri ti sfida a capirla, o almeno a sentirla. Non serve essere esperti o studiosi, basta avere la voglia di lasciarsi trasportare. A volte non capisci bene dove finisce l’opera e dove inizi tu. E quella, forse, è la parte più bella. O più inquietante, dipende dai punti di vista.
Una visita tra figure giganti e simboli antichi
Oggi questo posto si può visitare da aprile fino all’autunno, e i biglietti si possono prendere online già da febbraio. È una di quelle esperienze che ti restano incollate addosso, non solo perché il giardino è super fotogenico, ma perché ti coinvolge da dentro. Ogni statua ti guarda, ti dice qualcosa… oppure sei tu che te lo immagini, chi lo sa?
Camminando tra queste figure enormi, dai colori sparati e le forme fuori di testa, ci si sente un pò come dentro un rituale. È un viaggio simbolico, personale, ma anche pieno di energia e voglia di vivere. E forse è proprio questo che l’artista voleva.
Un’opera che fonde esoterismo e natura
In mezzo alla Maremma, non lontano dal mare e da Capalbio, si nasconde un posto davvero surreale: il Giardino dei Tarocchi. Come riporta Elle Decor, è una creazione pazzesca di Niki de Saint Phalle, artista franco-americana che ha trasformato un pezzo di Toscana in un mondo di sculture giganti, colori psichedelici e simboli misteriosi. Il tutto ispirato alle 22 carte degli Arcani Maggiori.
Questo giardino non è solo bello da vedere, è un progetto di vita. Niki ci ha lavorato per anni, coinvolgendo amici, artisti, operai, e pure suo marito Jean Tinguely, che ci ha messo alcune delle sue macchine in ferro che sembrano vive. C’è pure un pezzo del giardino che è diventato la casa dell’artista: sì, viveva dentro una scultura. Tutto è stato costruito a mano, con vetri, specchi, ceramiche e tanto, tanto lavoro. E fuori, a proteggere tutto questo caos poetico, c’è un muraglione di pietra firmato Mario Botta. Ah, ecco—Botta è un architetto svizzero, forse lo conoscete già.