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Tra i bambini si sta diffondendo una nuova malattia | Le mamme hanno sempre avuto ragione: la colpa è tutta del cellulare

Una patologia che si sta diffondendo tra i più piccoli, mette alla gogna il cellulare. I dubbi delle mamme erano fondati: ecco perché

Inevitabilmente, anche qui su Biomedical CUE parliamo di malanni di stagione e metodologie di prevenzione. La stagione “del gelo” è ormai dietro l’angolo, d’altronde.

E dietro l’angolo con essa vi è anche l’arrivo di qualsiasi nuova forma di virus influenzale. Naturalmente, dobbiamo essere preparati ad affrontarla.

E per farlo al meglio bisogna conoscerne tutte le sintomatologie, tutte le manifestazioni meno evidenti. Come spesso ricalchiamo, noi tendiamo a sottovalutare anche il più piccolo dei malanni.

Ma quando si tratta di più piccoli non si può essere poco lungimiranti, e piuttosto bisogna essere previdenti. La patologia di cui parleremo sembrerebbe mettere alla gogna il cellulare, che spesso noi mettiamo nelle mani dei più piccoli, in precoce età.

Una patologia insidiosa

Parliamo di miopia, condizione che, secondo l’OMS, potrebbe colpire circa la metà della popolazione globale nel 2050. TgCom24 ha lanciato l’allerta, intervistando Laura Minguzzi, optometrista e specialista in lenti a contatto, la quale ha sottolineato come i bambini siano attualmente il gruppo più a rischio. Dice: “Gli adulti non sviluppano più la miopia assiale. Indicativamente, il bulbo oculare ha una crescita fino ai 25 anni. Per prevenire la miopia, dobbiamo cambiare le abitudini dei bambini: devono trascorrere più tempo all’aperto. Capisco che nelle città sia più complesso, però fa bene sotto tanti aspetti: miopico, posturale e, perché no, dell’umore”. 

Minguzzi ha commentato che l’evoluzione della miopia è sempre meno influenzata da fattori ereditari e sempre più da cause ambientali. Inoltre, l’uso esteso di dispositivi elettronici gioca un ruolo nel crescere dei casi: luce blu e visione a distanza ravvicinata, spesso al di sotto dei 40 centimetri, fanno sorgere affaticamento oculare e posture errate, con effetti negativi su collo, schiena e perfino sulla pianta dei piedi.

Parliamo di miopia (canva.com) – www.biomedicalcue.it

La speranza del progresso

Durante l’80° Congresso della Società Italiana di Pediatria, riporta TgCom, gli specialisti hanno riportato che attualmente il 36% dei ragazzini tra i 5 e i 19 anni è affetto da miopia, con un aumento del 50% negli ultimi trent’anni. Un’avanzata precoce della condizione spesso porta a miopie significative, oltre le 6 diottrie, incrementando il rischio di malattie agli occhi come degenerazione maculare, glaucoma, cataratta precoce e distacco della retina.

Minguzzi aggiunge: “Dopo il Covid il numero dei bambini a cui è stata diagnosticata la miopia è fortemente aumentato”, con casi di bambini di 6 o 7 anni con miopie di 7 o 8 diottrie. Tuttavia, la ricerca sta offrendo sempre più soluzioni: “Oggi abbiamo lenti oftalmiche a defocus periferico e lenti a contatto di nuova generazione che rallentano in modo significativo il processo miopico”. 

Published by
Serena Mancusi