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Supportare le funzioni cognitive con uridina e citidina

Supportare le funzioni cognitive con uridina e citidina

Young girl with closed eyes and neon glowing brain. Women's Mental Health and Meditation

Con l’avanzare dell’età, il cervello va incontro a cambiamenti fisiologici che possono compromettere funzioni cognitive fondamentali come memoria, attenzione e capacità di apprendimento. Fenomeni come la riduzione della plasticità neuronale, la perdita di densità sinaptica e la diminuzione del volume cerebrale, in particolare nell’ippocampo, sono responsabili del rallentamento cognitivo. Anche fattori esterni, come lo stress ossidativo, l’infiammazione cronica e uno stile di vita sedentario, giocano un ruolo significativo.

La ricerca scientifica sta esplorando il potenziale di alcuni nutrienti, tra cui l’uridina e la citidina, e i loro meccanismi d’azione nel contribuire a sostenere la salute cerebrale.

Uridina e citidina: quali prospettive per il benessere cognitivo?

Uridina e citidina sono nucleosidi coinvolti in diversi processi cellulari centrali per il benessere del sistema nervoso. Entrambi i nutrienti partecipano alla sintesi dei fosfolipidi, fondamentali per la struttura delle membrane neuronali, e sono implicati nella formazione e nel mantenimento delle sinapsi, importanti per la comunicazione tra neuroni.

L’uridina, in particolare, favorisce la neuroplasticità e la neurogenesi, migliorando la capacità del cervello di adattarsi e di memorizzare nuove informazioni. La citidina, invece, sostiene il metabolismo neuronale e contribuisce alla sintesi di composti chiave per la trasmissione dei segnali nervosi.

Alcuni studi disponibili suggeriscono che uridina e citidina possano contribuire a rallentare la progressione del declino cognitivo. La loro integrazione, soprattutto in combinazione con altri nutrienti come colina, DHA e zinco, può contribuire a migliorare la memoria, la concentrazione e la capacità di apprendimento.

Un approccio olistico per preservare la salute cerebrale

Per preservare le funzioni cognitive è necessario un approccio integrato che comprenda l’alimentazione, lo stile di vita e, se necessario, un’integrazione mirata. Ischelium, integratore alimentare di Polifarma a base di uridina, citidina e zinco, è stato sviluppato per offrire un supporto nutrizionale, particolarmente indicato nei soggetti con aumentato fabbisogno o in età avanzata.

Tuttavia, l’integrazione da sola non è sufficiente. Per ottenere i migliori risultati è fondamentale adottare un insieme di buone abitudini:

  • Alimentazione sana ed equilibrata, ricca di antiossidanti (frutta e verdura), acidi grassi Omega-3 (pesce grasso), colina e vitamine del gruppo B (uova, legumi, verdure a foglia verde), per contrastare lo stress ossidativo e supportare il metabolismo cerebrale.
  • Attività fisica regolare, come camminate, esercizio aerobico o yoga, che stimola la neuroplasticità, migliora la circolazione sanguigna al cervello e favorisce il rilascio di sostanze benefiche per il benessere psicofisico.
  • Gestione dello stress, con pratiche di rilassamento, meditazione o mindfulness, che aiutano a ridurre i livelli di cortisolo e proteggono le strutture cerebrali.
  • Sonno rigenerante, essenziale per la detossificazione cerebrale e per il consolidamento delle informazioni memorizzate.
  • Stimolazione mentale costante, attraverso lettura, giochi di logica o l’apprendimento continuo, che mantengono attive le reti neurali e contrastano la perdita di stimoli.

La prevenzione del declino cognitivo non è solo una sfida clinica ma un’opportunità per migliorare il benessere mentale in ogni fase della vita. In questo contesto, l’integrazione nutrizionale mirata se combinata con uno stile di vita adeguato, rappresenta un valido strumento per supportare una mente più lucida, reattiva e resiliente nel tempo.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.