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“Sono solo integratori”: questo errore comune in FARMACIA mette a rischio la tua vita | Li assumi ogni giorno e ti fanno esplodere i reni

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Vitamina D integratori (Canva foto) - www.biomedicalcue.it

Vitamina D, perché l’assunzione senza controllo può trasformarsi in un rischio per la salute: la verità inaspettata.

Non sempre ciò che troviamo in farmacia corrisponde a una scelta priva di conseguenze. L’idea che un prodotto venduto senza obbligo di ricetta sia innocuo alimenta convinzioni sbagliate e potenzialmente pericolose. Spesso si dimentica che anche gli integratori, se assunti in modo scorretto, possono avere effetti gravi sull’organismo.

Negli ultimi anni, complice la diffusione di informazioni parziali, molte persone hanno sviluppato la convinzione che l’aggiunta di vitamine o sali minerali sia sempre un bene. In realtà, ogni sostanza interagisce con il corpo in modi specifici e talvolta imprevedibili. Per questo, il “fai da te” in materia di salute rappresenta una delle abitudini più rischiose.

La percezione comune porta a pensare che esistano integratori universali, buoni per ogni condizione. Invece, i medici ricordano che un prodotto utile in certe patologie può diventare dannoso in soggetti sani. Il confine tra beneficio e tossicità è spesso molto sottile e dipende da fattori individuali come età, peso o stato clinico.

Dietro la scelta di assumere pillole senza un’indicazione precisa, si nasconde il desiderio di prevenire malattie o potenziare il benessere quotidiano. Tuttavia, quando si parla di integratori liposolubili, il margine di sicurezza si riduce drasticamente. Non tutto ciò che entra nel corpo viene eliminato con facilità, e il rischio di accumulo diventa concreto.

Quando l’entusiasmo supera la cautela

Secondo quanto riportato dai media spagnoli, l’entusiasmo per la vitamina D ha spinto moltissime persone ad assumerla senza alcun controllo. A chiarire i rischi è stato il nefrologo Borja Quiroga, che ha raccontato di pazienti arrivati in ospedale “con i reni pieni di sassi”. L’assunzione eccessiva di questa sostanza, spiegano gli esperti, può condurre a insufficienza renale e a forme di intossicazione difficili da trattare.

La vitamina D è sicuramente preziosa in casi specifici, ad esempio per chi soffre di osteoporosi o di particolari patologie renali. Tuttavia, non ha effetti miracolosi su tumori, rischio cardiovascolare o fratture in persone sane. Per questo motivo, la sua somministrazione immotivata viene sconsigliata anche nei bambini.

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Vitamina D fonti (Canva foto) – www.biomedicalcue.it

I pericoli nascosti dietro l’eccesso

Il problema maggiore è che la vitamina D, essendo liposolubile, tende ad accumularsi nei tessuti. Secondo la Società italiana dell’osteoporosi, livelli superiori a 150 nanogrammi per millilitro nel sangue possono risultare tossici. Gli effetti includono nausea, perdita di appetito, sonnolenza, diarrea, calcolosi renale, ipertensione e insufficienza renale.

Come ha ricordato l’immunologo Mauro Minelli, per l’80% del fabbisogno basta l’esposizione al sole, mentre il resto può arrivare dagli alimenti: dall’olio di fegato di merluzzo ai funghi, fino al salmone o al latte intero. L’invito degli esperti, ripreso anche da un post Instagram di Adnkronos, è chiaro: evitare il fai da te e affidarsi al medico, soprattutto in presenza di condizioni come obesità o difficoltà di assorbimento. Solo così l’integrazione può trasformarsi in un aiuto reale e non in un rischio silenzioso.