“Sono più pericolosi del cianuro”: scatta l’ALLERTA per casi di AVVELENAMENTO da FUNGHI | Ne basta uno di questi per finire in coma

Allerta funghi (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Un’allerta è stata diramata per casi di avvelenamento da fungo. Se lo ingerisci potresti davvero finire in coma.
Gli avvelenamenti da funghi rappresentano un problema serio, soprattutto in autunno, quando molti cercano di raccogliere funghi nei boschi. Sebbene la raccolta di funghi possa sembrare un’attività piacevole e salutare, nasconde insidie notevoli.
Molti funghi commestibili hanno infatti simili sosia velenosi, e una minima distrazione può provocare gravi conseguenze sulla salute. I sintomi di un avvelenamento possono variare da disturbi gastrointestinali leggeri a insufficienza epatica o renale, con effetti potenzialmente letali.
La prevenzione è fondamentale. Prima di raccogliere o consumare funghi selvatici, è essenziale saper riconoscere le specie commestibili e rivolgersi a esperti o micologi certificati. Inoltre, evitare di dare funghi ai bambini o a persone anziane senza una certezza assoluta sulla loro commestibilità può salvare vite.
In caso di sospetto avvelenamento, è necessario contattare immediatamente i servizi di emergenza sanitaria o un centro antiveleni. Educare la popolazione sui rischi e sui comportamenti sicuri è quindi la miglior strategia per ridurre gli incidenti legati ai funghi.
Come trattarlo
Il trattamento medico degli avvelenamenti da funghi dipende dalla gravità dei sintomi e dal tipo di fungo ingerito. Nei casi lievi, con nausea e vomito, può essere sufficiente il ricovero breve in ospedale e la somministrazione di liquidi per via endovenosa per prevenire la disidratazione.
Nei casi più gravi, come l’ingestione di Amanita phalloides o altri funghi altamente tossici, sono necessari trattamenti specifici che possono includere antidoti, terapie di supporto agli organi vitali e, nei casi estremi, trapianto di fegato. La rapidità di intervento è determinante per la prognosi: più precoce è la diagnosi e il trattamento, maggiori sono le possibilità di guarigione.
L’allerta lanciata
Tra i funghi più pericolosi e velenosi troviamo le specie del genere Amanita, tra cui spiccano l’Amanita phalloides (detta “fungo della morte”), l’Amanita virosa e l’Amanita verna. Questi funghi contengono tossine potentissime, come l’α-amanitina, che possono provocare gravi danni al fegato e ai reni, fino a portare alla morte se ingeriti. Anche altre specie come Amanita muscaria, nota per il suo aspetto fiabesco con cappello rosso e puntini bianchi, contengono sostanze psicoattive e tossine che possono causare nausea, vomito e confusione mentale.
Altri funghi velenosi includono alcune specie dei generi Galerina, Cortinarius e Lepiota. La Galerina marginata, ad esempio, contiene tossine simili a quelle dell’Amanita e può risultare letale. I Cortinarius contengono orellanine, che provocano danni renali gravi, mentre alcune Lepiota piccole e bianche contengono amanitine e altre tossine altamente pericolose. Questi funghi sono spesso difficili da distinguere dalle varietà commestibili, rendendo la raccolta selvaggia estremamente rischiosa senza l’intervento di esperti micologi.