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Sintomi comuni ma malattia difficile da diagnosticare: si scoprono casi di SINDROME DA AFFITTO | Ogni 12 mesi perdi 10 anni di vita

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Problemi di salute seri (Canva) - biomedicalcue.it

Questa è una malattia difficilmente diagnosticatile, ma anche da curare. Sebbene, qualche rimedio forse esiste.

Non tutto ciò che ci ferisce è visibile. Il dolore emotivo, come la perdita di una persona cara, il tradimento o la delusione, può infatti avere un impatto profondo sulla mente e sul corpo. Con momenti che creano una sensazione di vuoto e di sofferenza, che spesso è più intensa di quella fisica.

Responsabilità, scadenze e pressioni sociali, nondimeno, contribuiscono a farci sentire sopraffatti. E la mancanza di controllo sulla propria vita, o il sentirsi giudicati, può generare ansia costante e insoddisfazione, minando il benessere generale.

Le relazioni che mancano di rispetto, fiducia o empatia, dal canto loro, provocano malessere profondo. Ed esser costantemente sminuiti o ignorati, riduce l’autostima, e alimenta sentimenti di solitudine e frustrazione.

Dunque, riconoscere ciò che ci fa star male è il primo passo per proteggersi. E prendersi cura della propria salute mentale; stabilire confini, e cercar supporto, può aiutare a gestire le difficoltà, e a ritrovare equilibrio e serenità.

Un legame sottovalutato

Comprare una casa, rappresenta ancora un obiettivo per molti, sebbene la crisi economica e occupazionale, renda spesso questo traguardo irraggiungibile, per le generazioni più giovani. Non a caso, vivere in affitto, anche se spesso si rivela esser l’unica soluzione praticabile, può tuttavia avere conseguenze negative, sulla salute. Tanto che, uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Epidemiology & Community Health”, evidenzia come questa condizione possa accelerare l’invecchiamento biologico, generando effetti più pronunciati, rispetto ad altre situazioni di stress, come la disoccupazione.

La ricerca britannica, basata su dati dell’UK Household Longitudinal Study, e sulle analisi di campioni di sangue di circa 1.500 individui, ha rilevato che chi vive in affitto è più esposto all’invecchiamento precoce. E fattori esterni come freddo, muffa e sovraffollamento, insieme a elementi psicologici come stress e stigma sociale, aumentano il rischio. Come le difficoltà economiche, i ritardi nei pagamenti, e la maggior esposizione all’inquinamento, aggravanti ulteriormente la situazione.

Ecco come curarli
Problemi di salute per chi abita in affitto (Canva) – biomedicalcue.it

Il peso dello stress economico

Gli individui con redditi più bassi e risparmi limitati, costretti quindi a vivere in affitto, subiscono livelli di stress più elevati, rispetto a chi possiede una casa. Condizione, comunque, non irreversibile, poiché con interventi mirati nelle politiche abitative, si possono ridurre significativamente i rischi per la salute.

Secondo money.it, modifiche come limitare gli aumenti degli affitti, tutelare gli affittuari dagli sfratti ingiustificati, e migliorare le condizioni economiche delle famiglie in affitto, possono portare benefici concreti al benessere della popolazione. Un approccio più equilibrato, fra interessi dei proprietari e dei locatari, che potrebbe infatti trasformare la vita in affitto, da fattore di rischio, a condizione sostenibile e (magari) salutare.