Scandalo sullo zucchero che sta spopolando dovunque: “Questo non è sano” | Occhio a questo dettaglio: così ti fregano
Zucchero e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Il dolcificante naturale più chiacchierato del momento nasconde un “sotterfugio” che pochi hanno notato, fai attenzione.
Negli ultimi tempi, parlare di alimentazione sana è diventato quasi uno sport. Ovunque ti giri, c’è qualcuno che ti consiglia di evitare lo zucchero, di preferire alternative light, di leggere bene le etichette. E in mezzo a tutta questa confusione, spuntano prodotti nuovi che promettono miracoli.
Dolcezza senza calorie, zero zuccheri, tutto “naturale”. Però, spesso, dietro queste promesse si nasconde un mondo molto più complicato… e soprattutto parecchio furbo. Alcuni dolcificanti sembrano perfetti, quasi magici.
Non ingrassano, non alzano la glicemia e hanno un sapore gradevole. Ma siamo sicuri che siano davvero quello che dicono? Il problema, a volte, è che ci fidiamo troppo delle etichette, senza sapere davvero cosa c’è dietro quei nomi complicati o quei termini esotici.
E così, pensando di scegliere qualcosa di sano, finiamo per comprare prodotti che sono ben diversi da come ce li immaginiamo. Una delle questioni principali è proprio come si presenta nel mercato quando si diffonde la sua “notorietà”.
A cosa prestare attenzione
E quando questo accade, qualcuno trova sempre un modo per farla sembrare la stessa… ma risparmiando. Così succede che, dentro al barattolo, ci siano anche tante altre cose, che compromettono la qualità del prodotto senza che ce ne accorgiamo.
Ma il nodo vero è un altro. Ormai, orientarsi tra gli scaffali è diventato quasi un lavoro. Ci sono nomi strani, diciture ambigue, promesse che sembrano troppo belle per essere vere. E spesso lo sono. L’etichetta, più che informarti, ti vende qualcosa. E nel farlo, omette dei dettagli cruciali che potrebbero farti cambiare idea in due secondi.
Un boom improvviso e quel particolare che fa la differenza
Uno dei protagonisti di questa nuova mania per il “naturale” è il monk fruit, o frutto del monaco, un piccolo melone cinese dal nome suggestivo. Non contiene zuccheri, non ha grassi, ma addolcisce tantissimo. In Oriente lo usano da secoli, ma qui da noi è arrivato solo di recente, e subito ha fatto colpo. Però… c’è un però.
Come racconta la Gazzetta.it, il problema è che il monk fruit, da solo, costa parecchio. Per questo motivo, spesso viene mischiato con altri edulcoranti e zuccheri aggiunti. Per trovare dolcificanti a base di solo monk fruit bisogna approfondire bene le ricerche per evitare prodotti che in realtà contengono anche altre sostanze, spesso più dannose che benefiche. Quindi il problema non è il prodotto in sé, ma proprio il fatto che costando molto spesso tanti ne approfittano per mischiarlo ad altro ed abbassare il prezzo. Occhio dunque a quanto costa.