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Queste sono le CITTÀ CANCRO di Italia: chi vive qui finisce per ammalarsi | Il Ministero della Salute lancia l’allarme: cittadini spacciati

Uomo in ospedale (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Uomo in ospedale (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Alcune città italiane registrano livelli di inquinamento così alti da mettere seriamente in pericolo la salute di chi ci vive.

Da qualche anno, ormai, il tema ambientale è diventato qualcosa che riguarda tutti, non solo scienziati e attivisti. Sempre più persone iniziano a capire che l’aria che respiriamo non è un dettaglio, ma qualcosa che può fare la differenza tra salute e malattia. Eppure, nonostante se ne parli tanto, ci sono ancora zone in cui la situazione è fuori controllo.

Le proteste, le marce, i Fridays for Future… sì, tutto questo ha aiutato a smuovere le coscienze, ma spesso ci si ferma alla superficie. Il problema vero è che l’inquinamento non si vede, ma c’è. E agisce ogni giorno, lentamente. Polveri, gas, particelle minuscole che sembrano innocue ma entrano nei polmoni, nel sangue, e lì iniziano i guai.

In Italia la faccenda è piuttosto seria. Molte città sono esposte a livelli d’inquinamento preoccupanti. Tra traffico, riscaldamenti vecchi, fabbriche e smog, si crea un cocktail tossico che incide pesantemente sulla salute delle persone. E no, non è solo una questione climatica: è un problema sanitario a tutti gli effetti.

Alcuni inquinanti sono veri e propri killer silenziosi. Ma il punto è che non tutti i governi li trattano allo stesso modo. Alcuni hanno leggi severe, altri no. Anche in Italia, purtroppo, non tutte le regioni sono allineate, e il livello di protezione per i cittadini cambia da zona a zona.

L’indagine che mette in discussione tutto

Di recente è stato pubblicato un rapporto interessante, frutto del lavoro congiunto tra l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Istituto Svizzero di Salute Pubblica e Tropicale. L’indagine ha preso in esame ben 251 Paesi e ha cercato di capire quanti di questi abbiano adottato limiti chiari e seri per i principali inquinanti atmosferici.

Il risultato? Beh, non proprio incoraggiante: solo il 31,5% dei Paesi ha stabilito regole per tutti e sei gli inquinanti considerati critici. L’Italia è tra quelli che li hanno, sì, ma… tra l’avere delle leggi e farle rispettare c’è una bella differenza. Molte città italiane sforano regolarmente i limiti, e nessuno sembra davvero capace di fermare questo trend. Ma quali sono?

Smog sulle strade (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Smog sulle strade (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

I luoghi peggiori e i rischi concreti

Come riporta Teleone.it, ci sono alcune città nel nostro Paese che vanno ben oltre il livello di guardia. Milano, Torino, Napoli—per citarne solo alcune—hanno concentrazioni di sostanze nocive che, per usare un eufemismo, fanno paura. Polveri sottili, ossidi, ozono e compagnia bella sono presenti in quantità tali da far salire vertiginosamente il rischio di problemi respiratori, cardiovascolari e non solo; tutte situazioni che possono portare a morti premature, come sottolinea l’OMS.

Il punto è che questi inquinanti non arrivano da Marte. Sono frutto delle nostre attività quotidiane: auto, fabbriche, riscaldamenti a gasolio… e non parliamo dei periodi invernali. L’allarme è ben preciso: alcune città italiane, come anche altre nel mondo, rappresentano un pericolo reale per chi ci vive.