Questa è la SPIAGGIA DEI PAPERONI | Una settimana qui costa quanto una villa alle Maldive: per fare un bagno devi accendere un mutuo
Mare costoso (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Ecco una località di mare che costerà una fortuna per chi va a farsi il bagno. Il motivo di questo costo eccessivo è questo.
Ogni estate, le destinazioni balneari di lusso attirano viaggiatori da tutto il mondo, pronti a spendere cifre considerevoli per godersi mare cristallino, spiagge esclusive e servizi di alto livello. In Italia, mete come Porto Cervo in Sardegna, Capri e Positano sono sinonimo di vacanza d’élite, con hotel a cinque stelle, ristoranti gourmet e boutique di grandi firme.
All’estero, località come Saint-Tropez in Francia, Mykonos in Grecia o le Maldive offrono un mix di bellezza naturale e comfort di lusso, spesso accessibili solo a chi è disposto a pagare cifre elevate. Il costo di una vacanza in questi luoghi non dipende solo dalla bellezza del mare, ma anche dalla qualità dei servizi e dalla possibilità di vivere esperienze esclusive.
Charter privati, beach club riservati, cene stellate e attività personalizzate fanno lievitare i prezzi, trasformando il viaggio in un’esperienza unica. Se da un lato questi luoghi rappresentano un sogno per molti, dall’altro sono anche simbolo di un turismo selettivo, che può escludere chi non dispone di un budget elevato.
Tuttavia, il fascino di queste destinazioni rimane inalterato, continuando a esercitare un’attrazione irresistibile. In alcuni casi, i prezzi raggiungono cifre da capogiro: in certe spiagge private della Costa Smeralda, un ombrellone e due lettini possono costare oltre 300 euro al giorno.
Come risolvere il problema
Anche il cibo segue la stessa logica: cenare in un ristorante panoramico di Capri o Saint-Tropez può significare spendere centinaia di euro per un singolo pasto. Questi costi esorbitanti, pur limitando l’accesso a pochi fortunati, alimentano il mito di queste località, rendendole simboli di esclusività e status sociale.
Tuttavia, esistono anche mete meno note che offrono mare cristallino e splendidi paesaggi a prezzi molto più accessibili. Località come alcune calette della Puglia, della Calabria o della Grecia continentale dimostrano che il fascino del mare non è riservato solo ai ricchi.
Una località costosissima
Come riportato su esquire.com, Alassio, in Liguria, si conferma la spiaggia più costosa d’Italia, con una settimana in prima fila che arriva a costare 392 euro. Una cifra da record che supera di gran lunga le altre località balneari, complice la fama turistica, il celebre muretto e l’aumento generale dei prezzi. Subito dopo in classifica c’è Gallipoli, in Puglia, con 289 euro settimanali, seguita da Alghero in Sardegna (239 euro).
Tra le altre mete costose figurano Palinuro e Viareggio (209 euro), Rimini (165 euro), Lignano Sabbiadoro (164 euro) e Senigallia (155 euro). Di fronte a questi prezzi, spesso non alla portata di tutti, il consiglio è pianificare con largo anticipo e valutare alternative meno inflazionate, per godersi il mare senza compromettere il portafoglio.