Quando la mente ha incontrato la festa: l’evento BrainArt a Taurisano
Un’esperienza immersiva tra neuroscienze, arte e tradizione nel cuore del Salento
Dal 2 al 4 agosto 2025, BrainArt ha fatto il suo ingresso per la prima volta nel Sud Italia, scegliendo Taurisano (LE) come luogo simbolico per un incontro inedito tra tradizione popolare e innovazione artistica. L’occasione è stata la storica festa patronale di Santo Stefano, momento centrale della vita comunitaria, che quest’anno ha accolto nuove forme di espressione e partecipazione.
Un linguaggio contemporaneo dentro una festa identitaria
L’iniziativa, curata dalla Parrocchia Trasfigurazione di Taurisano, ha proposto un nuovo format capace di dialogare con il presente senza perdere il legame con l’identità del territorio. In questo contesto, BrainArt si è inserito come percorso artistico-narrativo e sensoriale, offrendo uno sguardo diverso sulla festa: non solo celebrazione collettiva, ma anche spazio di ascolto e introspezione.
Tra luci, suoni, profumi e relazioni autentiche, l’installazione ha trasformato emozioni e stati mentali in immagini visive uniche. Un’esperienza in cui la tecnologia non ha creato distanza, ma ha favorito una connessione più profonda con sé stessi e con gli altri.
Oltre 250 esperienze uniche in tre giorni
Nel corso delle tre giornate, oltre 250 persone hanno preso parte all’esperienza BrainArt, ciascuna vivendo un momento personale e irripetibile. L’attivazione sensoriale poteva avvenire in modi diversi: attraverso un cocktail, proposto per la prima volta come stimolo esperienziale; tramite un brano musicale; oppure scegliendo la via più essenziale, chiudere gli occhi e ascoltarsi.
Ogni percorso ha dato forma a un’opera diversa. Alcuni partecipanti si sono commossi, altri hanno sorriso o condiviso racconti spontanei. Tutti hanno lasciato una traccia. Ed è proprio questo il cuore di BrainArt: rendere visibile ciò che accade dentro, senza filtri e senza giudizio.
Un ricordo tangibile da portare con sé
Al termine dell’esperienza, ogni opera è stata stampata sul momento e consegnata all’interno di un pieghevole progettato per l’evento. Un oggetto semplice, pensato per essere conservato, che spiegava in modo chiaro i tre parametri fondamentali di ogni creazione: la complessità come indice di attivazione mentale, il colore come espressione dell’approccio emotivo o analitico, e la forma delle linee come firma unica di ogni cervello.
Un piccolo segno concreto di un’esperienza interiore, capace di continuare a raccontarsi anche dopo la festa.
Un evento che segna nuove strade
L’esperienza di Taurisano ha rappresentato molte prime volte: la prima presenza di BrainArt nel Sud Italia, l’introduzione della degustazione sensoriale come attivatore artistico, e la scoperta, per molti, della possibilità di esprimere la propria interiorità anche nel silenzio.
In questo intreccio tra festa e introspezione, comunità e unicità, BrainArt ha trovato il suo senso più profondo: non intrattenimento, ma viaggio condiviso, capace di unire passato e futuro in un unico gesto creativo.
