“Può indurre la depressione”: allarme MINISTERO DELLA SALUTE | Queste pastiglie le compri senza ricetta ma sono pericolose
Pastiglie e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Un’abitudine comune e all’apparenza innocua sta facendo suonare più di un campanello d’allarme, ecco perché.
Negli ultimi tempi, prendersi cura di sé è diventato quasi un mantra. Che si tratti di mangiare meglio, dormire di più o trovare la giusta routine, tutti sembrano voler diventare la versione più sana di se stessi. Eppure, in questo slancio verso il “benessere”, spesso ci si affida a scorciatoie apparentemente innocue, senza pensarci troppo su. Alcune soluzioni, soprattutto quelle “facili”, nascondono però più insidie di quanto sembri.
Ad esempio, il sonno: dormire poco o male è un problema che riguarda tantissime persone, e non solo gli insonni cronici. Appena si inizia a faticare ad addormentarsi, scatta subito la ricerca del rimedio “miracoloso”. E così, ci si ritrova a prendere qualcosa che si trova ovunque, senza nemmeno parlarne col medico. Ma chi ci assicura che sia davvero la cosa giusta da fare?
Il punto è che quando una cosa è venduta senza prescrizione, molti pensano automaticamente che sia sicura. Ma il fatto che si possa comprare al supermercato o su internet non significa che non possa avere effetti collaterali seri. È un po’ come dire: “è naturale, quindi non fa male”. Peccato che non funzioni proprio così, anzi… in certi casi si rischia di peggiorare la situazione.
E poi c’è l’estate. Tra caldo, giornate lunghissime e serate fuori, il ritmo si sballa facilmente e capita di non riuscire più a dormire bene. È proprio in questi momenti che in tanti si affidano agli integratori “per dormire meglio”, pensando di fare la scelta giusta. Però il fatto che siano facilmente accessibili non li rende privi di rischi, anzi: proprio per questo motivo sono spesso sottovalutati.
Una soluzione facile, forse troppo
Il professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno al San Raffaele-Turro, ha spiegato a Fanpage.it che la melatonina viene usata con troppa leggerezza. La gente la prende come se fosse una caramella, perché “tanto non fa male”. Ma la realtà è un’altra: è un ormone vero e proprio e non abbiamo abbastanza studi per dire che sia sicuro al 100%, soprattutto se preso per tanto tempo.
C’è anche una ricerca dell’Università di Pisa, pubblicata sul *Journal of Pineal Research*, che mostra come le dosi e i tempi di assunzione che usiamo di solito… non siano proprio corretti. Per capirci: molte persone la prendono mezz’ora prima di andare a letto, ma sarebbe più efficace prenderla almeno tre ore prima, e magari anche in quantità un po’ più alte — tipo 3 o 4 mg. Ma serve una guida, non il fai-da-te. E non finisce qui.
Effetti imprevisti
E qui arriva il punto più delicato: la melatonina, se presa male, potrebbe avere effetti impresti. Non solo magari non ti fa dormire, ma può anche influire sull’umore. Il prof Ferini Strambi ha dichiarato che: “sappiamo per certo che può influenzare negativamente l’umore, fino a indurre alla depressione“. Non proprio l’effetto che ci si aspetta da una pastiglietta per dormire, no?
Il fatto che si trovi ovunque, anche a dosaggi altissimi tipo 10 mg per compressa (sì, negli Stati Uniti gira roba del genere), rende il tutto ancora più rischioso. La gente pensa che sia “solo un integratore”, ma gli effetti a lungo termine non li conosciamo ancora del tutto. Quindi il consiglio è uno e uno solo: prima di prenderla, parlatene con un medico. Anche perché spesso, con un po’ di attenzione e qualche accorgimento, il sonno torna senza bisogno di pillole.