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Problemi di vista, ogni lesione può essere curata con la famosa BAVA DI LUMACA | Questa scoperta è una rivoluzione medica

Problemi di vista

Un nuovo progresso (canva.com) - www.biomedicalcue.it

Un minuscolo organismo acquatico potrebbe racchiudere il segreto per il ripristino della vista negli esseri umani! Tutti i dettagli.

Madre Natura ha sempre fornito spunti unici per la medicina e la scienza, rappresentando una risorsa infinita di esempi e strategie che hanno ispirato i più significativi progressi terapeutici nel corso della storia.

Molti degli esseri viventi che ci circondano, anche i più minuscoli e semplici, contengono meccanismi biologici sofisticati che possono suggerire nuove strategie rivoluzionarie per l’umanità.

Tra questi esseri, un particolare organismo acquatico, diffuso in diverse regioni del mondo, si distingue per la sua straordinaria capacità di adattarsi.

Pur apparendoci minuscolo, questo animale è attualmente oggetto di una ricerca che avrebbe il potenziale di trasformare il nostro approccio alle malattie oculari e di aprire nuove importanti opportunità in materia di medicina rigenerativa!

Il suo potere speciale

Secondo quanto riportato da Wired, la lumaca mela (questa la specie interessata) possiede una straordinaria abilità: se perde un occhio, all’interno di pochi mesi riesce a ricostruirlo completamente, restituendo un organo visivo perfettamente funzionante e quasi uguale all’originale! A scoprirlo è stata Alice Accorsi, giovane ricercatrice italiana che ha iniziato le sue ricerche in Italia per poi proseguirle negli USA, fino alla pubblicazione dei risultati su Nature Communications.

Per esaminare le potenzialità del fenomeno, Accorsi ha adoperato la tecnica CRISPR/Cas9, ovvero le “forbici molecolari”, per disattivare alcuni geni fondamentali nello sviluppo degli occhi. L’intento era quello di scovare quali fattori genetici influenzassero la ricrescita e come potessero essere utilizzati come modello di indagine sull’occhio umano. I dati preliminari avevano messo in luce un aspetto fondamentale: il gene PAX6, essenziale per la formazione dell’occhio, è presente sia negli esseri umani che nelle lumache mela!

Lumaca in laboratorio
A scoprirlo è un’italiana! (canva.com) – www.biomedicalcue.it

Dall’occhio micro all’occhio macro

Stando alle fonti, la ricerca di Accorsi riempirebbe quel vuoto lasciato da studi precedenti, che si erano concentrati principalmente su organismi più semplici, come le planarie. La lumaca mela, invece, offre un sistema più affine all’essere umano, permettendo di esaminare la rigenerazione di occhi complessi, simili a quelli dei vertebrati. Ciò consentirebbe di ipotizzare lo sviluppo di terapie innovative che possano intervenire su patologie oculari gravi, come la degenerazione maculare o lesioni traumatiche, attualmente soggette a cure assai limitate.

Anche se il percorso verso applicazioni cliniche è ancora lungo e richiederà decenni di ricerca, il potenziale di questa scoperta ha suscitato entusiasmo nella comunità scientifica globale. Secondo Wired, gli esperti evidenziano l’importanza dei “meccanismi molecolari di attivazione“, ossia i processi sottostanti all’attivazione genetica. Comprendere e replicare questo processo anche negli esseri umani potrebbe rappresentare pertanto una svolta storica nel campo della medicina rigenerativa!