Picchi di glicemia al mattino: tutti pensano al cornetto, invece è colpa del caffè | Questo errore fa aumentare tutti i valori

Caffè e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Il caffè del mattino può alterare la glicemia più del cornetto: il vero errore è questo e va assolutamente evitato.
C’è qualcosa di magico nel primo caffè del mattino. Il profumo che si diffonde per casa, il rumore della moka sul fornello, quella prima sorsata che sembra riattivare il cervello dopo una notte intera. È un rito che accomuna milioni di persone e che spesso si abbina a un dolcetto, un biscotto… o il classico cornetto.
E sì, di solito pensiamo subito a quest’ultimo quando parliamo di picchi di zucchero nel sangue. Ma ecco il punto: la glicemia non dipende solo da cosa mangiamo. In realtà, è un sistema molto più intricato, influenzato anche da quanto dormiamo, da come ci muoviamo e – sorpresa – anche da cosa e quando beviamo.
E no, non stiamo parlando di bibite zuccherate. Il caffè, per esempio, non è quasi mai messo in discussione. Anzi, molti lo vedono come un alleato: sveglia, stimola, a volte aiuta anche con la digestione. Però c’è un dettaglio che spesso ignoriamo.
E ha a che fare con qualcosa che tutti abbiamo sotto il naso, un elemento davvero insospettabile. A prima vista sembra una questione da poco, ma la risposta potrebbe cambiare del tutto il modo in cui il tuo corpo reagisce al caffè.
Un elemento insospettabile
Allora, partiamo da una cosa semplice. Il caffè – lo sappiamo – contiene caffeina. Questa, una volta entrata in circolo, stimola il sistema nervoso e può far aumentare i livelli di zucchero nel sangue. Secondo quanto riportato da emt-transport.it, il vero errore che molti fanno non è bere il caffè in sé.
Quando beviamo il caffè da disidratati, il corpo potrebbe reagire in modo più “intenso” alla caffeina. Il risultato? Un picco glicemico più alto. E una volta che l’effetto è partito, ciò che beviamo dopo non basta più a fermarlo. È già tardi.
Una piccola modifica che cambia tutto
Quindi, che si fa? Semplice: inverti l’ordine. Prima l’acqua, poi il caffè. Questo aiuta il corpo ad assorbire meglio la caffeina e tiene sotto controllo i livelli di zucchero. È un gesto minuscolo, ma può avere un impatto notevole.
Ah, e magari aspetta anche quei 15 minuti prima di afferrare la tazzina, così dai tempo all’acqua di fare il suo dovere. In fondo non si tratta di rinunciare al caffè – ci mancherebbe – ma solo di modificare leggermente la routine. E se può aiutare la glicemia a rimanere stabile, tanto meglio.