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Patate, se superi questa quantità ti becchi una subdola malattia | Tutti le mangiano anche ogni giorno ma non sanno la verità

Patate superi questa quantità malattia subdola

Fai attenzione a non eccedere a questo limite di patate mangiate - Biomedicalcue.it (DepositPhoto)

Se superi questa quantità di patate rischi di beccarti una malattia subdola. Le mangiamo ogni giorni: qual è l’ultima novità da sapere.

Le patate rappresentano un alimento fondamentale nella dieta di molte culture per la loro versatilità e il loro elevato valore nutritivo. Ricche di carboidrati complessi, forniscono energia a lento rilascio, rendendole ideali per sostenere l’organismo durante la giornata. A differenza dei carboidrati semplici, quelli presenti nelle patate contribuiscono a mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue, evitando picchi glicemici e favorendo un maggiore senso di sazietà.

Dal punto di vista nutrizionale, le patate sono anche una buona fonte di vitamina C, potassio, vitamina B6 e fibre, soprattutto se consumate con la buccia. Il potassio è particolarmente utile per regolare la pressione arteriosa, mentre le fibre aiutano la digestione e il buon funzionamento dell’intestino. Inoltre contengono antiossidanti naturali, come i polifenoli, che svolgono un ruolo protettivo contro lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare.

Nonostante la loro fama controversa in alcune diete, le patate non sono da demonizzare. Se cotte in modo sano sono un alimento leggero, poco calorico e facilmente digeribile. Il problema nasce più spesso dalla modalità di preparazione: patatine fritte e prodotti industriali a base di patate possono essere molto ricchi di grassi e sale, alterando i benefici originari di questo tubero.

La loro economicità e la lunga conservazione le rendono un alimento accessibile e sostenibile per molte famiglie. La facilità con cui si prestano a numerose preparazioni consente di inserirle in diete diverse, dalla mediterranea a quelle vegetariane o ipocaloriche. Oggi però scopriremo perché un eccesso di patate potrebbe portare ad una subdola malattia.

Patate, non eccedere nel consumo: si rischia questa malattia

Le patate, pur essendo nutrienti, hanno un indice glicemico piuttosto elevato, soprattutto se bollite o cotte in modo da liberare più amido. Ciò significa che il loro consumo provoca un rapido innalzamento della glicemia, ovvero del livello di zucchero nel sangue. Quando questo accade frequentemente, il pancreas è costretto a produrre più insulina per mantenere la glicemia sotto controllo, mettendo sotto stress il sistema metabolico.

Se questo processo si ripete nel tempo a causa di un consumo regolare ed eccessivo di alimenti ad alto indice glicemico, tra cui le patate, si può sviluppare una condizione nota come insulino-resistenza. In questo stato, le cellule del corpo rispondono meno all’insulina, rendendo più difficile regolare i livelli di zucchero nel sangue. Questo è uno dei passaggi chiave nello sviluppo del diabete di tipo 2, una patologia cronica legata spesso a stili di vita scorretti.

Patate superi questa quantità malattia subdola
Cosa succede se superi un tot di patate da mangiare – Biomedicalcue.it (DepositPhoto)

Patate, attenti a questi pasti: potrebbero contenere tanti grassi saturi

Molti piatti a base di patate, contengono grandi quantità di grassi saturi, sale e additivi, che contribuiscono a peggiorare il profilo metabolico del consumatore. In questi casi, non è solo l’amido delle patate a rappresentare un rischio, ma anche l’associazione con altri fattori alimentari dannosi. Il problema non è quindi la patata in sé, ma la frequenza e il modo in cui viene consumata.

È importante sottolineare che le patate non vanno eliminate dalla dieta, ma consumate con moderazione e in preparazioni sane. L’abbinamento con fibre (come le verdure) e proteine può ridurre l’impatto glicemico del pasto. Per chi ha familiarità con il diabete o presenta già sintomi di prediabete, è consigliabile controllare la quantità di patate ingerite e preferire varietà a basso indice glicemico, come le patate dolci, e metodi di cottura più salutari.