Pasta, questa la mangi pensando sia sana ma l’etichetta non dice la verità: “Difficile capire la provenienza” | L’esperto ha scoperto l’inganno
Allarme pasta (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Fai attenzione a quando compri la pasta perchè non tutte potrebbero essere salutari come si pensa di solito.
La pasta rappresenta uno degli alimenti simbolo della cultura gastronomica italiana. Da secoli è presente sulle tavole delle famiglie, diventando non solo un pilastro dell’alimentazione mediterranea, ma anche un simbolo di convivialità e identità nazionale.
Ogni regione ha le sue ricette tipiche, dai classici spaghetti al pomodoro ai più elaborati piatti di pasta fresca ripiena. In media, un italiano consuma circa 23-25 kg di pasta all’anno, un dato che conferma l’importanza di questo alimento nella dieta quotidiana.
Il consumo di pasta non è soltanto legato al gusto o alla tradizione: negli ultimi anni, anche la scienza dell’alimentazione ha rivalutato questo prodotto come parte essenziale di una dieta equilibrata. La pasta fornisce carboidrati complessi, fondamentali per dare energia a lungo termine, ed è spesso consigliata anche in regimi alimentari controllati, se consumata nelle giuste porzioni e con condimenti leggeri.
Inoltre, il mercato ha visto un incremento dell’offerta di paste integrali, biologiche o senza glutine, che rispondono alle esigenze di salute e benessere di un pubblico sempre più attento. Accanto agli aspetti nutrizionali, cresce anche l’attenzione per la sostenibilità ambientale legata alla produzione di pasta.
Un alimento adatto a tutti
Molti pastifici italiani puntano oggi su filiere corte, grano duro 100% italiano e processi di lavorazione a basso impatto ambientale. Il consumatore moderno, oltre al sapore e alla qualità, guarda quindi anche all’origine degli ingredienti e alle pratiche di produzione, contribuendo così a rendere la pasta non solo un piacere per il palato, ma anche una scelta etica e responsabile.
La pasta, oltre a essere versatile in cucina, è anche economica e facile da preparare, qualità che la rendono adatta a ogni tipo di famiglia. Le innovazioni nel settore, come l’uso di legumi e farine alternative, hanno permesso di ampliare l’offerta anche per chi ha intolleranze o segue diete particolari.
Fare attenzione alle etichette
Come riportato su fanpage.it la pasta proteica è sempre più diffusa come alternativa alla pasta tradizionale. Tuttavia, secondo Pietro Mignano, biologo nutrizionista, non sempre questi prodotti sono una scelta salutare. In particolare sulla pasta proteica ha rivelato: “È molto difficile capire la provenienza, il livello di purezza della polvere proteica aggiunta”.
Mignano consiglia piuttosto di affidarsi a integratori proteici controllati, per conoscere esattamente la provenienza e la purezza delle proteine assunte, evitando così alimenti troppo raffinati o processati. In generale, sottolinea che la semplice etichetta “proteica” non garantisce un prodotto sano e che ogni scelta alimentare dovrebbe essere personalizzata in base alle necessità individuali.