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Olio di frittura, prima di conservarlo in frigo ricorda questo passaggio | Non lo fa nessuno e diventa cancerogeno

Come conservare l'olio della frittura (Depositphotos foto)

Come conservare l'olio della frittura (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Olio di frittura: un dettaglio spesso ignorato può renderlo pericoloso, ecco cosa devi sapere e soprattutto cosa devi fare. 

Chi non ha mai pensato, dopo una bella frittura croccante, di conservare l’olio avanzato per un’altra occasione? In fondo, sembra un peccato buttarlo via subito, no? Però, quello che pochi sanno è che ci sono delle accortezze imprescindibili da seguire, se non si vuole trasformare un gesto pratico in un rischio serio. Conservare l’olio usato non è così semplice come si pensa.

È normale, quando si parla di olio per friggere, immaginare subito pentole piene, dorature perfette e sapori irresistibili. Tuttavia, dietro a quell’olio che resta dopo la cottura si nascondono delle insidie che, se ignorate, possono compromettere la bontà (e la sicurezza) dei piatti futuri.

L’olio di frittura ha bisogno di attenzioni speciali. Non basta semplicemente aspettare che si freddi. Non basta nemmeno chiuderlo in un barattolo. C’è qualcosa che va fatto prima, ed è fondamentale. Altrimenti si rischia davvero di portare in tavola, senza volerlo, qualcosa di poco salutare. Piccolo indizio: si tratta di un gesto tanto semplice quanto sottovalutato.

Quando si frigge, inevitabilmente rimangono nell’olio delle particelle di cibo, briciole bruciate, pezzi microscopici che a occhio nudo magari nemmeno si vedono bene. Se si lascia tutto lì e si conserva così com’è, il risultato è un olio che cambia, peggiora e può diventare pure pericoloso. Meglio sapere come intervenire nel modo giusto, anche perché ci vuole davvero poco.

Come trattare l’olio una volta spento il fornello

Prima di pensare di metterlo in frigo o di riutilizzarlo, l’olio di frittura deve essere filtrato per bene. Non è un consiglio, è proprio obbligatorio se si vuole evitare di ritrovarsi con un olio carico di sostanze nocive. Basta munirsi di un colino a maglie strette oppure di un panno adatto, e via: tutte le impurità devono sparire. Se restano, la composizione dell’olio cambia, e possono formarsi molecole tossiche e addirittura cancerogene.

Una volta che l’olio è stato filtrato – e mi raccomando, aspettate che sia ben freddo – lo si può trasferire in un contenitore pulito, meglio se in vetro (non usate la bottiglia dell’acqua, per favore). Solo allora potrà andare in frigo, e rimanerci per pochi giorni, senza rischiare nulla. Tutto questo richiede due minuti, letteralmente. Ma non finisce qui, c’è un’altra cosa da sapere.

Olio usato (Depositphotos foto)
Olio usato (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Quante volte si può usare lo stesso olio

Un’altra cosa che spesso viene sottovalutata: anche filtrato e conservato bene, l’olio di frittura non è eterno. Anzi, si può riutilizzare al massimo due o tre volte, non di più. Dopo ogni utilizzo, cambia la sua struttura, e continuare a friggerci dentro può trasformarlo in qualcosa di decisamente poco salutare.

Perciò, occhio. Se vedete che l’olio è diventato troppo scuro, ha un odore strano o fa troppo fumo appena lo scaldate, basta: è ora di buttarlo senza pensarci due volte. Non vale la pena rischiare solo per risparmiare qualche cucchiaio di olio. La salute prima di tutto, sempre.