Non il water, l’oggetto più sporco del bagno è un altro | Pieno di germi e batteri: da una stanza li porti in tutta la casa
In casa ci sono oggetti che usiamo quotidianamente, spesso senza riflettere su quanto possano accumulare sporco e batteri.
La routine frenetica e l’abitudine ci portano a sottovalutare alcuni elementi, credendoli innocui solo perché fanno parte del nostro ambiente domestico. Tuttavia, l’igiene casalinga non riguarda solo le superfici più evidenti o gli oggetti che “sembrano” sporchi.
Anche in ambienti curati e profumati si nascondono insidie invisibili a occhio nudo. Alcuni elementi della casa, in particolare quelli soggetti a umidità o contatto frequente, possono diventare veri e propri ricettacoli di germi.
Spesso, si tende a concentrare la pulizia su sanitari e pavimenti, trascurando invece oggetti che, per la loro funzione o posizione, richiederebbero attenzioni speciali.
L’errore più comune? Pensare che il pericolo maggiore si annidi dove l’igiene è più “ovvia”, come nel water o nel lavandino. In realtà, esistono elementi ben più contaminati che vengono trascurati semplicemente perché non li colleghiamo mentalmente allo sporco. Eppure, proprio per la loro costante esposizione, dovrebbero essere al centro delle nostre abitudini di pulizia.
Un oggetto da non sottovalutare
Uno degli oggetti più contaminati del bagno non è il water, come si potrebbe pensare, ma il tappetino da bagno. Questo accessorio, presente praticamente in tutte le case, è spesso umido, calpestato a piedi nudi e raramente lavato con la frequenza necessaria. È l’ambiente perfetto per la proliferazione di batteri, muffe e funghi, in particolare se non viene asciugato correttamente dopo ogni utilizzo.
A lungo andare, la mancanza di pulizia può trasformare il tappetino in un veicolo di infezioni. I piedi, poggiati sul tessuto dopo la doccia o il bagno, assorbono germi e microrganismi che possono poi essere portati in tutta la casa, contaminando anche altre superfici. Una situazione che, se trascurata, può avere conseguenze per la salute della pelle e per l’igiene generale.
Come pulirlo e prevenirne la contaminazione
Per ridurre il rischio, è fondamentale lavare il tappetino del bagno almeno una volta a settimana in lavatrice, preferibilmente a 60°C per eliminare efficacemente i batteri. Inoltre, è importante assicurarsi che si asciughi completamente tra un utilizzo e l’altro, possibilmente al sole o in un ambiente ben ventilato, evitando di lasciarlo a lungo in ambienti umidi.
Chi vuole essere ancora più accorto può optare per tappetini in materiali più igienici, come il microfibra a rapida asciugatura o il bambù, che trattengono meno umidità. In alternativa, usare due tappetini intercambiabili può aiutare a mantenere l’ambiente più pulito. Infine, cambiarli ogni 6-12 mesi è un buon modo per evitare l’accumulo eccessivo di batteri e cattivi odori.