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Lo chiamano il DESERTO della MORTE | Chi decide di visitarlo deve fare i conti con temperature record: non torni più, ti sciogli vivo

Death Valley USA

Il deserto della Morte... (canva.com) - www.biomedicalcue.it

Una meta conosciutissima nel mondo ma il cui nome incute inquietudine! Ecco perché ci si scioglie solo a vederla. 

Ci sono luoghi nel mondo in cui la percezione tra passato e presente si dissolve nella maestosità di un paesaggio sospeso ai nostri occhi.

Terre lontane, in cui lo vista si perde in orizzonti estesi, in cui cielo e terra dialogano in un assordante silenzio, e il vento ci parla con un sibilo quasi tetro.

Tuttavia qui il silenzio non è mai veramente vuoto, ma densamente ricco di significati, interrotto solamente dai rumori della Natura, unica vera regina.

Ogni elemento, dalle forme agli odori provocati dal calore ardente, contribuisce a creare un’esperienza che supera la semplice osservazione: è un invito a lasciarsi meravigliare e a scoprire nuove sfumature dell’essere e dell’esistere.

Il deserto della Morte

Il ritratto propostoci dalla sezione Travel di The Wom non lascia adito a dubbi; la mitica Death Valley statunitense, monumento nazionale dal 1933 e parco dal 1994, è una realtà in cui i valori estremi del clima sono consuetudine e dove l’essere umano deve adattarsi ad un ambiente indomito. Come indicato dagli esperti del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), durante la stagione estiva, le temperature possono superare i 50 °C, a causa di una combinazione particolare di condizioni geografiche e meteorologiche: la valle, stretta e lunga, si trova sotto il livello del mare, circondata da alte montagne che trattengono l’aria calda e con un terreno scuro e secco che assorbe e rilascia calore in modo intenso.

Ciò nonostante, chi sceglie di esplorare questo ambiente estremo può scoprire una serie di paesaggi mozzafiato. Il Badwater Basin, a 86 metri sotto il livello del mare, appare come un’enorme distesa di sale bianco che al crepuscolo si colora di toni rosati e dorati. L’Artist’s Drive invece, si snoda tra colline rocciose dai colori sorprendenti, dove verde, viola e ocra si mescolano in un mosaico naturale, risultato di processi di ossidazione minerale secolari.

Dante's View USA
La Dante’s View nella Death Valley (canva.com) – www.biomedicalcue.it

Tra sole e profondità

Al mattino o al calar del sole, Zabriskie Point offre una vista quasi surreale su colline modellate dal processo di erosione ed una miriade di variazioni di luce e ombra. Imperdibile la Dante’s View, panorama straordinario a 1. 669 metri con saline che scintillano tra i riflessi del sole al mattino o al calar del sole.

Presenti anche segni della presenza umana, come lo Scotty’s Castle, residenza in pieno stile revival spagnolo degli anni ’20, o la ghost town di Rhyolite, con edifici fatiscenti e opere d’arte contemporanea. Per gli appassionati di escursionismo estremo, infine, il Golden Canyon e il Mosaic Canyon offrono sentieri che attraversano pareti lisce e gole dorate, con scenari da film di Hollywood.