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L’Internet delle Cose in Medicina (IoMT) e il futuro dell’assistenza sanitaria

L’assistenza sanitaria si sta evolvendo molto rapidamente grazie alla sempre più profonda integrazione con le tecnologie digitali (digitalizzazione) e al sempre più frequente utilizzo di dispositivi sanitari indossabili connessi alla rete Internet, i cosiddetti wearable.

Il concetto di Internet of Things (IoT, Internet delle Cose) è nato in ambito industriale, ma con il passare degli anni ha trovato applicazioni in moltissimi altri settori, fra cui quello medico-sanitario. In questo caso, si parla più specificamente di Internet of Medical Things, espressione con la quale si fa riferimento a tutta una serie di dispositivi in grado di raccogliere, trasmettere ed elaborare dati clinici in tempo reale.

Come facilmente si può immaginare, questi strumenti, sempre più sofisticati, rappresentano le nuove frontiere dell’IoT in ambito medico, e risultano sempre più utili nel monitoraggio dei parametri clinici di un paziente, nel processo di diagnosi, nella gestione delle terapie e, non dimentichiamolo, anche nella prevenzione (si pensi, solo per fare un banale esempio, agli smartwatch che rilevano dati sulla frequenza cardiaca, segnalando anche eventuali aritmie).

Vista la crescente importanza dell’IoMT, scopriamo come stia rapidamente cambiando l’assistenza sanitaria.

IoMT: i dispositivi di monitoraggio per la gestione delle malattie croniche

Uno degli ambiti in cui l’IoMT ha trovato un’applicazione concreta è il monitoraggio dei pazienti affetti da malattie croniche (diabete mellito, ipertensione arteriosa, cardiopatie ecc.).

Gli avanzamenti tecnologici e i crescenti progressi nella digitalizzazione hanno consentito la realizzazione di dispositivi indossabili o impiantabili come rilevatori della glicemia (livelli di glucosio nel sangue), apparecchi per la misurazione della pressione arteriosa, pacemaker connessi ecc.

Questi strumenti permettono di effettuare controlli in tempo reale di alcuni parametri clinici, offrendo la possibilità di intervenire precocemente qualora si rilevassero anomalie.

I pazienti acquistano quindi una maggiore autonomia, si possono ridurre le visite ambulatoriali e, in molti casi, anche gli accessi ai Pronto Soccorso che, com’è noto, sono spesso congestionati.

Integrazione con le cartelle cliniche digitali e la telemedicina

La raccolta dei vari dati clinici con i dispositivi IoMT è perfettamente associabile a strumenti come le Cartelle Cliniche Elettroniche (CCE) utilizzate nelle strutture sanitarie e negli ambulatori e ai Fascicoli Sanitari Elettronici (FSE).

Questa integrazione tra dati raccolti, CCE e FSE permette ai diversi operatori sanitari, in particolare ai medici, di avere una visione precisa e dettagliata dello stato di salute del paziente, non limitata soltanto ai dati che vengono raccolti durante una visita ambulatoriale.

Si deve anche sottolineare che i dati raccolti dai dispositivi IoMT sono precisi e oggettivi e, in quanto tali, risultano molto affidabili. Più dati un medico ha a disposizione, più semplici possono risultare le decisioni su terapie o esami da effettuare.

L’IoMT risulta particolarmente utile anche nei servizi di telemedicina, il cui ruolo sta diventando sempre più importante. Si ricorda che con telemedicina si fa riferimento alla fornitura di un servizio di assistenza sanitaria a distanza, ricorrendo a tecnologie digitali.

Grazie all’IoMT l’assistenza sanitaria sarà sempre più personalizzata

L’analisi dei dati che provengono dai dispositivi IoMT permette ai medici – e agli operatori sanitari in genere -un’assistenza sanitaria sempre più precisa e personalizzata.

Sempre più comunemente viene utilizzata l’associazione di questi strumenti con l’intelligenza artificiale (IA), che è in grado di analizzare un’enorme mole di dati in tempi molto ristretti.

Ciò consente di realizzare i cosiddetti “modelli predittivi”, particolarmente utili per stimare le probabilità di eventi clinici futuri. Prevedendo determinati esiti, si può intervenire in modo preventivo, riducendo i rischi per i singoli pazienti.

Ovviamente, gli strumenti IoMT non sostituiscono l’esperienza clinica, ma indubbiamente possono rendere più semplice e meno gravoso il lavoro quotidiano degli operatori del settore sanitario. Con i continui progressi tecnologici e digitali, ci si orienterà quindi sempre di più verso la prevenzione riducendo in parte la necessità di cure.

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Redazione