Home / Trending News / L’aranciata causa l’Alzheimer | La scoperta su una delle bevande più amate: la bevi sempre con la pizza ma è ora di smetterla

L’aranciata causa l’Alzheimer | La scoperta su una delle bevande più amate: la bevi sempre con la pizza ma è ora di smetterla

Aranciata confezionata (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Aranciata confezionata (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Una recente scoperta mette in discussione abitudini quotidiane considerate innocue, ma forse dannose per la salute del cervello.

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di Alzheimer, una malattia che colpisce la memoria e cambia per sempre la vita di chi ne soffre e di chi gli sta vicino. Ma se pensiamo a cosa la provoca, subito ci vengono in mente fattori genetici, l’età o, al massimo, lo stress.

Insomma, cose lontane dal nostro quotidiano. Eppure… non è proprio così. La scienza sta iniziando a raccontarci una storia diversa. Una storia fatta di abitudini, piccoli gesti ripetuti ogni giorno che, messi insieme, potrebbero diventare parte del problema.

Routine apparentemente innocue, che magari non ci fanno male subito… ma col tempo sì. Anche solo compiere determinate azioni quotidiane può sembrare un dettaglio irrilevante, un piccolo ma innocente vizio.

Però – e questo fa riflettere – ci sono indizi che mostrano quanto anche questi comportamenti comuni siano più legati alla salute del cervello di quanto avremmo mai pensato. Non si tratta di allarmismo, ma di mettere insieme i pezzi.

Abitudini e attenzioni

Tutto questo in maniera tale da capire che forse alcune scelte che facciamo senza pensarci troppo meritano un pò più di attenzione. Per anni ci siamo concentrati su singole cause, singole malattie. Ma forse dovremmo iniziare a guardare il quadro intero.

E se invece di un’unica causa ci fossero più strade che portano allo stesso punto? Se la malattia non iniziasse all’improvviso, ma fosse la fine di un lungo percorso iniziato molto prima? E’ ciò che emerge da un recente e autorevole studio.

Anziano assume pastiglie (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Anziano assume pastiglie (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Ci sono più strade che portano all’Alzheimer

Come riporta agi.it, un gruppo di studiosi dell’UCLA Health ha fatto proprio questo: ha analizzato un’enorme quantità di dati, parliamo di quasi 25.000 cartelle cliniche, e ha scoperto che l’Alzheimer non segue sempre lo stesso percorso. Al contrario, ci sono quattro traiettorie diverse che portano allo sviluppo della malattia, ognuna con le sue caratteristiche, il suo inizio, i suoi segnali.

Questi percorsi includono disturbi legati alla salute mentale, problemi di tipo vascolare, forme di encefalopatia e anche un deterioramento cognitivo graduale. In un buon numero di casi – circa il 26% – le diagnosi seguono uno schema preciso: per esempio, l’ipertensione che precede la depressione, che poi aumenta il rischio di Alzheimer. Questi modelli, una volta capiti bene, potrebbero aiutare i medici a intervenire prima che sia troppo tardi. E’ interessante notare che tra le cause dell’encefalopatia può esserci anche il diabete, e tra le bevande sconsigliate in questi casi vi è l’aranciata. Ovviamente, non c’è alcuna correlazione diretta sul fatto che l’aranciata causi l’Alzheimer ma solo una concatenazione di eventi.