L’alimento della longevità esiste: così salutare che lo puoi mangiare anche ogni giorno | Arrivi in forma al compleanno dei tuoi 100 anni

Se ti senti gonfio dopo un cucchiaio stai sbagliando tutto - Biomedicalcue.it (DepositPhoto)
Vuoi vivere a lungo e in salute? Scopri i segreti delle “Zone Blu” e l’alimento chiave per la tua longevità.
Il desiderio di vivere a lungo, mantenendosi in salute e attivi, è un’aspirazione comune a molte persone. Sebbene non esista una formula magica, gli stili di vita e le abitudini alimentari di alcune popolazioni ci offrono preziosi indizi su come raggiungere una longevità eccezionale.
In diverse parti del mondo, esistono comunità in cui l’aspettativa di vita supera di gran lunga la media globale, con un numero sorprendente di centenari. Questi luoghi, noti come “Zone Blu”, sono diventati oggetto di studi approfonditi per comprenderne i segreti.
Apparentemente diverse tra loro, le diete di queste popolazioni condividono principi fondamentali: semplicità, sobrietà e un forte legame con la natura e i prodotti della terra. Ma c’è un alimento che spicca in tutte queste diete, un vero e proprio pilastro della longevità.
Questa risorsa alimentare, versatile e nutriente, è così benefica che può essere integrata quotidianamente nella dieta, contribuendo a proteggere l’organismo e a favorire un invecchiamento sano.
Le “Zone Blu” e l’alimento della longevità
Si può vivere fino a 100 anni? Le cosiddette “Zone Blu” del mondo ci dimostrano di sì. Queste aree, dove la gente ha aspettative di vita eccezionalmente lunghe, includono l’Ogliastra in Sardegna, l’isola di Okinawa in Giappone, l’isola di Ikaria in Grecia, la comunità Avventista di Loma Linda in California e la penisola di Nicoya in Costa Rica. Nonostante diete apparentemente diverse, ciò che le accomuna è la semplicità, la sobrietà e l’assenza di cibo industriale.
Un alimento comune e fondamentale nelle diete di tutti i centenari delle “Zone Blu” sono i legumi. Che si tratti di soia a Okinawa, fave in Sardegna, ceci ad Ikaria o fagioli neri a Nicoya, i legumi sono onnipresenti. La loro ricchezza di fibre li rende efficaci nell’abbassare colesterolo e glicemia, oltre a conferire un forte senso di sazietà, contribuendo a un minore consumo calorico generale. Nel Sud Italia, ad esempio, i legumi venivano consumati quotidianamente.
Non solo cibo: uno stile di vita completo
Oltre ai legumi, le diete delle “Zone Blu” sono caratterizzate dal consumo di cereali integrali e frutta secca (noci, mandorle, nocciole, pistacchi). Studi statistici su dieta e mortalità hanno stimato che l’adozione di una dieta ricca di questi alimenti può far guadagnare circa 11,5 anni di vita: 2,4 anni grazie ai legumi, 2,2 ai cereali e 1,9 alle noci, oltre ai benefici derivanti dalla riduzione di salumi, carni lavorate e carne rossa. L’Università di Harvard ha riscontrato una riduzione dell’8% della mortalità in chi si è allontanato dalla tipica dieta occidentale.
Non è mai troppo tardi per cambiare abitudini: anche chi inizia a 60 o 80 anni può guadagnare rispettivamente 8,4 o 3,4 anni di vita. Si consiglia di iniziare gradualmente, eliminando cibi nocivi come salumi e bevande zuccherate, e introducendo mandorle, legumi, yogurt, cereali integrali e dolci senza zucchero.