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La usi per infusi e tisane, ma la CURCUMA in certi casi diventa pericolosa | Colpisce uno degli organi vitali per la nostra salute

Curcuma e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Curcuma e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Curcuma, spezia amata per tisane e rimedi naturali, può nascondere effetti inattesi e rischiosi che coinvolgono anche organi vitali.

La curcuma è una spezia che negli ultimi anni ha conquistato un posto stabile nelle cucine e nelle abitudini salutistiche di molti. Il suo colore intenso e il sapore inconfondibile la rendono un ingrediente ideale per arricchire piatti, ma anche una base preziosa per preparazioni come tisane, infusi e bevande funzionali.

Nella tradizione ayurvedica la curcuma è stata utilizzata come rimedio naturale contro dolori e infiammazioni, trovando negli ultimi decenni conferme anche nella ricerca scientifica. Le sue proprietà antiossidanti e la presenza di curcumina la rendono una spezia molto apprezzata non solo in cucina, ma anche come supporto in ambito nutrizionale e fitoterapico. Proprio per questo, oggi si trova in polvere, capsule e perfino in integratori combinati con altre sostanze.

L’abitudine di inserirla nella dieta quotidiana non riguarda più soltanto le culture orientali: il mondo occidentale ha adottato la curcuma come simbolo di alimentazione sana e stile di vita naturale. Latte alla curcuma, decotti, bevande energizzanti: le ricette si sono moltiplicate, contribuendo alla sua fama di spezia “miracolosa”. Tuttavia, come spesso accade, ciò che è percepito come benefico può presentare anche lati meno conosciuti e rischi sottovalutati.

Questo aspetto porta a una riflessione necessaria: anche i rimedi naturali, seppur ricchi di potenzialità, non sono privi di effetti indesiderati. L’uso prolungato o scorretto della curcuma, specie attraverso integratori, può avere conseguenze che vanno al di là dei semplici disturbi gastrointestinali. Ed è proprio su questo punto che la ricerca scientifica recente ha acceso i riflettori.

Benefici reali ma non sempre senza rischi

Gli studi clinici hanno dimostrato che la curcuma possiede azioni positive su diversi aspetti della salute, dal controllo della glicemia alla riduzione dello stress ossidativo. In alcuni casi, la sua combinazione con altri nutrienti come l’olio di pesce ha mostrato effetti interessanti, ad esempio sul controllo dell’infiammazione sistemica. Tuttavia, i ricercatori sottolineano come i risultati non siano sempre superiori rispetto all’assunzione dei singoli integratori.

Nonostante la sua fama, è bene ricordare che anche una sostanza naturale può presentare controindicazioni. L’uso in dosi elevate, soprattutto in forma di integratore, è stato collegato a disturbi non trascurabili. E proprio per questo motivo gli esperti raccomandano prudenza, in particolare alle persone che seguono terapie farmacologiche specifiche o che soffrono di determinate patologie croniche.

Fegato umano (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Fegato umano (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Quando la curcuma diventa pericolosa

Tra i possibili effetti collaterali della curcuma emergono bruciore di stomaco, nausea e disturbi intestinali, ma ciò che desta maggiore attenzione è l’impatto che può avere sul fegato, uno degli organi vitali per la nostra salute. In alcuni casi, dosi elevate di curcumina sono state associate a danni epatici, motivo per cui l’assunzione prolungata senza controllo medico può risultare rischiosa.

Come riporta sempre My-personaltrainer.it, sebbene la curcuma sia generalmente sicura, chi soffre di problemi al fegato o assume farmaci anticoagulanti e antidiabetici dovrebbe consultare uno specialista prima di utilizzarla come integratore. Il confine tra beneficio e rischio, infatti, dipende non solo dalle quantità assunte ma anche dalle condizioni personali di chi ne fa uso.