La mancanza di IgA può indebolire la risposta ai vaccini contro la polmonite

Polmonite e vaccino (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
La mancanza di questa molecole indebolisce la risposta vaccinale contro la polmonite. Ecco cosa dicono gli scienziati.
Un recente studio condotto dal B Cell Biology Research Group presso l’Hospital del Mar Research Institute, pubblicato su Science Advances, ha suggerito che il microbiota intestinale potrebbe essere la causa principale per cui alcune persone non rispondono adeguatamente al vaccino contro il Streptococcus pneumoniae (pneumococco), un batterio responsabile di malattie come la polmonite.
La ricerca ha analizzato come le risposte vaccinali siano influenzate da diverse variabili, tra cui una carenza di immunoglobulina A (IgA), una condizione che indebolisce il sistema immunitario e rende le persone più vulnerabili a infezioni respiratorie. Gli scienziati hanno utilizzato modelli murini geneticamente modificati per studiare due tipi di vaccino contro il pneumococco: uno comunemente usato nei bambini e uno destinato agli adulti.
Entrambi i vaccini offrono una copertura ampia, ma i pazienti con deficit di IgA non riescono sempre a sviluppare una risposta immunitaria sufficiente, rendendoli soggetti a infezioni gravi. Questo perché l’IgA gioca un ruolo fondamentale nel regolare il microbiota intestinale, assicurando che i batteri benefici non proliferino eccessivamente. Quando manca l’IgA, i batteri intestinali possono crescere in modo incontrollato, invadendo altri organi e innescando una risposta immunitaria cronica che porta all’esaurimento delle cellule immunitarie.
Il meccanismo alla base di questa disfunzione è il fatto che, in assenza di IgA, i batteri intestinali stimolano in modo eccessivo il sistema immunitario. Questo sovraccarico porta alla produzione di una quantità eccessiva di un altro tipo di anticorpo, l’immunoglobulina G (IgG), che normalmente dovrebbe essere prodotto in risposta ai vaccini. Tuttavia, nei soggetti con deficit di IgA, l’assenza di questa immunoglobulina riduce l’efficacia del vaccino, impedendo una protezione adeguata contro le infezioni.
Danni da carenza di IgA
Lo studio ha anche messo in luce che i danni causati dalla carenza di IgA non si manifestano solo nell’età adulta, ma possono cominciare fin dalla giovane età. L’alterazione della risposta immunitaria, con un aumento anomalo dell’IgG e una risposta inefficace ai vaccini, inizia molto presto, suggerendo che un intervento precoce potrebbe essere fondamentale.
I ricercatori propongono l’idea di un trattamento immunoterapico tramite supplementazione di anticorpi IgA ricombinanti. Questo approccio potrebbe prevenire l’attivazione eccessiva del sistema immunitario contro i batteri intestinali, riducendo il rischio di esaurimento delle cellule immunitarie e migliorando la risposta ai vaccini.
Nuove strategie di protezione
Il team di ricerca suggerisce che queste scoperte potrebbero portare a nuove strategie per proteggere le persone a rischio di sviluppare infezioni gravi da pneumococco, come gli individui over 65 o quelli con patologie che indeboliscono il sistema immunitario. Inoltre, i risultati potrebbero essere estesi anche ad altri tipi di vaccini, aprendo nuove strade per il trattamento di immunodeficienze legate al microbiota. Attualmente, sono in corso ricerche per sviluppare formulazioni di IgA che possano impedire la penetrazione dei microbi attraverso l’intestino, correggendo così il deficit di IgA e migliorando la risposta immunitaria.
Lo studio, che ha coinvolto anche istituti di ricerca come il Vall d’Hebron Research Institute (VHIR), l’Istituto di Ricerca Biomedica Sant Pau (IIB-Sant Pau), e istituzioni internazionali come l’Icahn School of Medicine di Mount Sinai e la Weill Cornell Medicine, rappresenta un passo significativo verso la comprensione di come il microbiota intestinale influenzi la risposta ai vaccini, proponendo nuove possibilità terapeutiche per migliorare la protezione immunitaria nelle persone vulnerabili.