Home / Trending News / “Io lo sgrido ma lui, niente”: sembra banale ma questo dettaglio ti svela la natura di tuo figlio | Sei il padre di un futuro serial killer

“Io lo sgrido ma lui, niente”: sembra banale ma questo dettaglio ti svela la natura di tuo figlio | Sei il padre di un futuro serial killer

Bambino di spalle

I segnali non mentono (canva.com) - www.biomedicalcue.it

Alcuni tratti emotivi possono comparire già dall’infanzia, con implicazioni considerevoli in termini di prevenzione e sostegno familiare.

La psicologia dello sviluppo ha dimostrato che i tratti della personalità si sviluppano gradualmente piuttosto che manifestarsi all’improvviso, attraverso un’interazione complessa di fattori genetici, neurobiologici e ambientali.

Le prime fasi dell’infanzia costituiscono dunque un periodo ideale per percepire segnali che, sebbene non definitivi, possono offrire indicazioni preziose su possibili andamenti comportamentali futuri.

Essere in grado di riconoscere precocemente determinati schemi non solo è una sfida scientifica, ma apre anche ad importanti prospettive per la prevenzione, l’educazione e il sostegno alle famiglie.

È fondamentale comprendere la sottile distinzione tra comportamenti normali legati alla crescita e tratti che necessitano di attenzione clinica per sviluppare interventi tempestivi e specifici.

Dai primi anni

Come riportato da Fanpage, la professoressa Essi Viding, insegnante di psicopatologia dello sviluppo alla University College di Londra, ha osservato che alcuni indizi di possibili caratteristiche psicopatiche possono manifestarsi già attorno ai tre anni. Le sue ricerche si sono focalizzate sulla differenza fra normali capricci infantili e reali disturbi comportamentali associati ai cosiddetti tratti calloso-non emotivi.

Nello specifico, sono tre i principali segnali di rischio. Il primo è l’assenza di empatia: ad esempio, con un bambino che prenda un gioco da un coetaneo e non mostri alcun segno di tristezza per le sue lacrime. Il secondo è la scarsa connessione tra azione e conseguenza: punizioni o richiami sembrano non avere alcun effetto, poiché il legame tra causa e effetto non viene compreso alla base. Il terzo riguarda l’indifferenza alla gratificazione sociale: a differenza della maggior parte dei bambini, questi piccoli non trovano soddisfazione nel compiacere gli altri, ma si concentrano solo sui propri desideri.

Psicopatia
Non ci si nasce (canva.com) -www.biomedicalcue.it

Percentuali e considerazioni

Secondo Fanpage questi tratti, che riguardano circa l’1% della popolazione infantile, non suggeriscono di per sé lo sviluppo di una psicopatia, ma necessitano di attento monitoraggio. Inoltre, studi su gemelli hanno dimostrato che esistono fattori genetici che influenzano tali comportamenti: in tal senso, i gemelli monozigoti hanno una probabilità maggiore di manifestarli entrambi rispetto ai gemelli eterozigoti. Tuttavia, come ha precisato Viding, “Nessuno nasce psicopatico. Alcuni hanno una predisposizione maggiore, ma l’ambiente in cui crescono fa una differenza fondamentali“.

Gli interventi psicologici precoci sono assolutamente necessari. “Come qualunque comportamento, più diventa radicato e più è difficile modificarlo – ha avvertito Viding – Ma anche negli adolescenti e negli adulti le terapie possono funzionare“. Tuttavia, sottolinea Fanpage, nonostante i progressi nella ricerca, risulta difficile ottenere finanziamenti e programmi di supporto per questi bambini e le loro famiglie. Ciononostante, una diagnosi tempestiva e un adeguato sostegno possono funzionare come forma di prevenzione sociale.