Infarto in corso, non aspettare la fitta al cuore per andare in ospedale: questo sintomo compare anche tre giorni prima

Attacco di cuore (Pixabay foto) - www.biomedicalcue.it
Non sempre il cuore avvisa con una fitta: a volte parla prima, e in modo inaspettato, perciò tieni d’occhio questo sintomo.
Quando si parla di infarto, l’immagine che viene subito in mente è quella più classica: una fitta al petto, dolore al braccio sinistro, magari anche il respiro corto. Ma non sempre va così. Il corpo non è un manuale d’istruzioni, e a volte prova a farci capire che qualcosa non va in modi molto meno evidenti.
Il guaio è che questi segnali “strani” spesso li ignoriamo. Ci sembrano robe normali, e invece potrebbero essere proprio i campanelli d’allarme che servirebbero per intervenire per tempo. Ma se non li conosciamo, come facciamo a riconoscerli?
Poi c’è un altro problema: il tempismo. Alcuni sintomi compaiono giorni prima di un infarto, ma chi ci pensa? Se non c’è il dolore classico, difficilmente ci viene in mente che possa trattarsi di qualcosa di serio. Invece il corpo, spesso, ci prova. Parla in anticipo.
Chi ha vissuto un infarto, molte volte racconta che già nei giorni prima sentiva un malessere strano, difficile da spiegare. “Sapevo che qualcosa non andava, ma non sapevo cosa”. Ecco, magari era proprio uno di quei segnali di cui si parla troppo poco e che, se notati per tempo, possono cambiare tutto.
Sintomi che sembrano slegati
Alcuni di questi sintomi non sembrano neanche legati al cuore, a dire la verità. Vengono scambiati per problemi digestivi, nervosi o di altro tipo. Il corpo però è un sistema unico, e a volte una reazione in un punto ha a che fare con qualcos’altro da un’altra parte. Il trucco è non ignorare quelle sensazioni che “non tornano”, anche se sembrano innocue.
E poi, inutile girarci attorno: la paura di sembrare esagerati ci frega. Quante volte si pensa: “Non voglio disturbare, magari non è niente”? Ma con il cuore non si scherza. Meglio fare un controllo inutile che rischiare di arrivare tardi. E spesso, proprio chi è più tranquillo, è quello che finisce per trascurare di più.
Un sintomo sottovalutato che può precedere il peggio
E tra questi segnali poco considerati c’è la nausea. Proprio così. Secondo quanto riportato da Pagine Mediche, in certi casi anche la nausea può manifestarsi come sintomo di un infarto vero e proprio. E non ha nulla a che fare con lo stomaco o l’apparato digerente.
È una nausea “sospetta”, che arriva senza motivo, senza febbre, senza cibo pesante di mezzo. Compare all’improvviso, dura, lascia una sensazione strana. Non va ignorata, perché potrebbe essere il cuore a lanciare l’allarme. E se aspettiamo la fitta al petto per correre in ospedale, potremmo arrivare troppo tardi.