“Il Festival di Sanremo è finito”: Pippo Baudo, senza di lui la kermesse musicale non è più la stessa | Viene fuori il clamoroso retroscena
Teatro Ariston (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Pippo Baudo ha cambiato per sempre il modo in cui il pubblico e la televisione italiana guardavano al Festival di Sanremo.
Sanremo non è mai stato solo un concorso di canzoni. È uno di quegli eventi che, volenti o nolenti, tengono incollata l’Italia intera alla tv. Ogni edizione diventa un pezzo di memoria collettiva, fatta non solo di musica, ma anche di momenti, polemiche, sorrisi e persino scivoloni.
Forse è proprio per questo che il Festival ha sempre fatto discutere più di qualunque altro programma. Il palco dell’Ariston ha visto passare conduttori e conduttrici di ogni tipo: chi puntava tutto sulla leggerezza, chi invece sulla formalità, chi ancora sull’ironia.
Eppure, nonostante i cambiamenti, ci sono figure che sono diventate sinonimo stesso di Sanremo. Alcuni nomi hanno segnato un’epoca, tanto che il pubblico fatica ad immaginare la kermesse senza di loro. Tra questi c’è il compianto Pippo Baudo.
Non è un caso che, per molti italiani, i ricordi più vividi non siano legati alla classifica finale delle canzoni ma ad attimi rimasti scolpiti nella memoria. Una frase detta al momento giusto, un gesto improvviso, o lo stile con cui un conduttore decideva di guidare la serata. In fondo, ogni edizione del Festival è stata anche lo specchio dell’Italia del suo tempo, con tutte le sue contraddizioni. E ora, con la morte di Baudo, si aprono altri scenari.
Quando un commento diventa memoria comune
Alla fine degli anni ’90 la televisione stava cambiando pelle e anche Sanremo, inevitabilmente, ne risentiva. C’era chi chiedeva rinnovamento e chi, al contrario, vedeva in quelle novità un pericolo per l’identità del Festival. In mezzo, il pubblico: diviso tra chi applaudiva e chi storceva il naso.
In quel clima, l’opinione di chi aveva guidato il Festival per tante edizioni non poteva passare inosservata. Un commento di Pippo Baudo non era mai un commento qualsiasi: significava il punto di vista di chi conosceva l’Ariston meglio di chiunque altro, e sapeva riconoscere i segnali di cambiamento… o di crisi.
Le dichiarazioni
Nel 1999, Pippo Baudo non era sul palco già da un po’, ma volle comunque dire la sua. In un’intervista rilasciata a Repubblica — riportata da Fanpage.it — pronunciò parole che fecero rumore: “Sanremo è finito, non ci capisco niente, tutto questo entusiasmo non lo capisco proprio”. Il bersaglio era la prima edizione condotta da Fabio Fazio, accusata da Baudo di essere troppo distante dal suo modo di intendere lo spettacolo.
Col tempo i rapporti tra i due sarebbero diventati ottimi, tanto che Baudo salì sul palco con Fazio e Littizzetto nel 2013. Eppure quel giudizio rimase inciso nella memoria: per lui il Festival non poteva perdere la sua anima, la sua forza scenica. Non a caso, qualche anno dopo sarebbe tornato a condurlo, portando a quota 13 le sue edizioni complessive, un record destinato a restare nella storia.