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Ginnastica passiva: cos’è e come funziona?

Ginnastica passiva: cos’è e come funziona?

Si sente spesso parlare di “ginnastica passiva”, ma cos’è e come funziona? In parole semplici, è un trattamento che fa lavorare i muscoli senza che la persona debba muoversi o fare fatica. Mentre in un allenamento normale è il cervello a dire ai muscoli di contrarsi, qui lo stimolo arriva dall’esterno, tramite un macchinario. È un po’ come se i muscoli facessero ginnastica “da soli”. Questo metodo viene usato sia in campo medico, per la riabilitazione, sia in campo estetico per tonificare il corpo. Tutto questo avviene grazie a specifici ginnastica passiva macchinari, che attraverso degli elettrodi applicati sulla pelle riescono a stimolare le fasce muscolari, facendole contrarre e rilassare in modo controllato, proprio come se si stesse facendo un esercizio.

Come funziona? Il lavoro dell’elettrostimolazione

Il cuore della ginnastica passiva è una tecnologia chiamata elettrostimolazione muscolare, conosciuta anche come EMS. Il funzionamento è piuttosto semplice: l’operatore posiziona delle placche adesive, gli elettrodi, sulle zone del corpo che si vogliono trattare, come la pancia, le gambe o i glutei; questi elettrodi sono collegati a un macchinario che produce dei piccoli e sicuri impulsi elettrici. Questi impulsi viaggiano attraverso la pelle e arrivano ai muscoli, ordinando loro di contrarsi; è una contrazione involontaria, ma molto simile a quella che avviene quando si fa sport. L’operatore può regolare la forza e la velocità delle contrazioni, per personalizzare la seduta in base agli obiettivi e alla sensibilità della persona, in questo modo il trattamento è sempre confortevole ed efficace.

A cosa serve?

La ginnastica passiva ha diversi campi di applicazione e può portare vari benefici. Nel settore della riabilitazione fisica, è molto utile per le persone che sono costrette a letto o non possono muovere una parte del corpo a causa di un infortunio. In questi casi, aiuta a non perdere tono muscolare e a mantenere i muscoli attivi. Nel mondo dell’estetica, invece, la ginnastica passiva è usata soprattutto per rassodare il corpo; aiuta a rendere più tonici i muscoli di braccia, addome e gambe e a dare alla pelle un aspetto più compatto. Viene spesso usata anche come supporto nei trattamenti contro la cellulite e la ritenzione idrica, perché la stimolazione muscolare aiuta a migliorare la circolazione del sangue e a drenare i liquidi in eccesso.

Ginnastica passiva e sport: due cose diverse

È molto importante essere chiari su un punto: la ginnastica passiva non è un sostituto dello sport. Fare attività fisica vera, come correre, nuotare o andare in palestra, porta benefici enormi a tutto il corpo che la ginnastica passiva da sola non può dare. Lo sport allena il cuore e i polmoni, aiuta a bruciare molte più calorie, rinforza le ossa e migliora l’umore. La ginnastica passiva, invece, lavora solo sul singolo muscolo su cui viene applicata. Per questo motivo, i ginnastica passiva macchinari devono essere visti come un aiuto in più, uno strumento da affiancare a uno stile di vita sano, fatto di movimento e alimentazione corretta.

Per chi è utile e come si svolge una seduta

Questo tipo di trattamento può essere utile a diverse persone. Ad esempio, è usato dagli sportivi per potenziare un muscolo specifico o per recuperare più in fretta dopo uno sforzo. È consigliato a chi ha problemi di mobilità e non può allenarsi in modo tradizionale. Infine, è una buona opzione per chiunque voglia un supporto in più per tonificare il proprio corpo. Una seduta di solito dura dai 30 ai 45 minuti: ci si stende su un lettino, l’operatore applica gli elettrodi e avvia il programma. Durante il trattamento si sente un leggero formicolio e poi la contrazione netta del muscolo, come se si stesse facendo un esercizio mirato; la sensazione può essere intensa, ma non è dolorosa. Dopo la seduta, si avverte una piacevole sensazione di aver fatto lavorare i muscoli in profondità.