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Frutta secca, non devi considerarla sempre sicura: questa fa schizzare il colesterolo alle stelle | Smetti di mangiarla all’istante

Colesterolo frutta secca

Non tutta la frutta è uguale! (canva.com) -www.biomedicalcue.it

Colesterolo e nutrizione: quando un alimento considerato sano e molto amato può essere un rischio. La “frutta” da evitare.

Continuando il nostro focus in termini di salute, noi di Biomedicalcue abbiamo un grande amore per la frutta secca (anche per quella essiccata, ottima a colazione e come snack!).

La frutta secca, generalmente vista come alleato della salute grazie ai suoi acidi grassi insaturi, proteine e minerali, non è però, naturalmente, tutta uguale. Alcune varietà, se consumate smoderatamente, possono addirittura peggiorare il profilo lipidico, comportando l’aumento dell’LDL, ovvero il colesterolo “cattivo”.

Tanto per ripetere un cliché, il colesterolo alto è uno dei principali responsabili delle malattie cardiovascolari. Ulteriore cliché è quello secondo il quale una dieta equilibrata, ricca di fibre e povera in grassi saturi, possa ridurne i livelli.

Sicuramente del colesterolo ne abbiamo letto in tutte le salse e tutte le forme! E se anche voi amate la frutta secca come noi, dovreste sapere quale frutto sia “compromettente” per la vostra salute.

Non tutti i grassi fan bene

La frutta secca è una categoria alimentare decisamente variegata: mandorle, noci, nocciole e pistacchi sono ricchi di acidi grassi insaturi, che favoriscono l’aumento di colesterolo HDL, il “buono”, che protegge le arterie. Tuttavia, altre varietà contengono una quota importante di grassi saturi, i cui effetti negativi sul sistema cardiovascolare non sono decisamente mistero.

Una di queste, indica Studium News, sono le noci di macadamia. Dal sapore intenso e burroso, sono tanto amate in cucina e in pasticceria, ma il loro contenuto lipidico stupisce: oltre il 76% della loro composizione è fatto di grassi, soprattutto saturi! Per questo motivo vanno consumate con cautela, soprattutto per chi presenta normalmente livelli di colesterolo alti.

Macadamia noci
Le noci di macadamia (canva.com) – www.biomedicalcue.it

Rischi e alternative migliori

Come precisato anche da Studium News, il consumo regolare ed eccessivo di queste noci innalza i livelli dell’LDL, il “cattivo”, che favorisce l’accumulo di placche aterosclerotiche nelle arterie e aumenta il rischio di infarto e ictus. Alcuni nutrizionisti consigliano di limitarne il consumo o, meglio, sostituirle con alternative più “leggere” come mandorle, noci o nocciole, che offrono invece un profilo nutrizionale più a favore della salute cardiaca.

Le noci standard, per dirci, contengono acidi grassi omega-3, noti per la loro capacità di lenire le infiammazioni e migliorare la funzionalità del sistema cardiovascolare. Anche le mandorle, ricche in fibra e vitamina E, hanno dimostrato effetti positivi in termini di riduzione del colesterolo. Tuttavia, il vero messaggio chiave è che nessun alimento va demonizzato, ma la quantità e la frequenza di consumo fanno la differenza. Nel caso delle noci di macadamia, meglio godersele come sfizio occasionale, piuttosto che come abitudine quotidiana.