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“Fa caldo ma non sudo”: non devi gioire perché si tratta di un sintomo | La PATOLOGIA DELL’ESTATE ha colpito anche te

Donna soffre di caldo (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Donna soffre di caldo (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Quel senso di benessere che sembra normale quando le temperature salgono, ma che in realtà può nascondere un campanello d’allarme.

Quando arriva l’estate vera, quella con l’asfalto che cuoce e l’aria che sa di forno, tutti cercano scampo: c’è chi si rifugia in casa col ventilatore sparato in faccia, chi sogna spiagge tropicali (magari stando in ufficio), e chi pensa che il peggio sia solo il sudore appiccicoso. Però – ed è qui il punto – non sempre sudare è un fastidio da evitare. A volte, anzi, è proprio il contrario.

In questi periodi roventi, il corpo dovrebbe reagire… be’, sudando, appunto. Ma capita che non lo faccia. E allora, ecco che quella sensazione di essere “asciutti” può diventare un segnale da non prendere alla leggera. Sì, perché se non si suda è un guaio. E il nostro organismo, invece di ringraziarci per aver evitato l’alone sotto l’ascella, comincia a lanciare segnali di allarme.

Chi è più fragile rischia di più. Ma attenzione, non è un discorso che riguarda solo loro. Anche chi si considera in forma perfetta, magari dopo una corsetta in pausa pranzo, può ritrovarsi in difficoltà. La disidratazione arriva più in fretta di quanto si pensi.

Dietro a tutto questo, c’è un meccanismo di regolazione del calore che, diciamolo, è una roba pazzesca. Una sorta di “termostato interno” che lavora per tenerci alla temperatura giusta. Ma se le condizioni diventano estreme, anche questo sistema può andare in tilt. E lì iniziano i guai.

Quando il caldo manda tutto fuori controllo

Uno dei primi segnali? Non si suda più. E no, non è un buon segno. Anzi, è proprio in quel momento che il corpo sta dicendo “non ce la faccio più”. Come riporta DiLei, secondo la SIMA – Società Italiana di Medicina Ambientale, questo può essere uno dei sintomi del colpo di calore. Che – occhio – può arrivare pure senza sole diretto, magari in una stanza afosa e senza aria.

Si parla di crampi, nausea, battiti impazziti. In alcuni casi si può pure svenire. Il centro del raffreddamento (che sta nell’ipotalamo, dentro il cervello, per capirci) di solito gestisce tutto con una precisione incredibile. Ma se anche quello va in confusione, il corpo non riesce più a liberarsi del calore. Risultato: temperatura che sale e cervello che rischia danni seri. Ma cosa bisogna fare in questi casi?

Scoppia il caldo (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Scoppia il caldo (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Quel sintomo sottovalutato che può diventare pericoloso

“Fa caldo ma non sudo” non è una frase da dire con leggerezza. Quando accade, vuol dire che il sistema di raffreddamento interno si è praticamente bloccato. Il corpo non ha più energie per gestire il surriscaldamento e la situazione può peggiorare in fretta. E la cosa peggiore? Capita anche in ambienti chiusi, senza sforzi eccessivi.

Sono soprattutto anziani, bambini, donne incinte e sportivi occasionali a dover fare attenzione. I segnali da non ignorare sono chiari: febbre, battito accelerato, pelle che scotta ma senza sudore. In questi casi bisogna agire subito: mettere la persona al fresco, farla sdraiare con le gambe sollevate e darle da bere a piccoli sorsi. Ah – importante – aggiungere un pizzico di sale nell’acqua può aiutare.