Esperti mettono in guardia il mondo: scoperto un nuovo VIRUS sui pipistrelli | Si sta diffondendo velocemente
Pipistrelli e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Scoperta sorprendente tra i pipistrelli: due agenti nascosti dietro una malattia letale che potrebbe diffondersi, ecco tutti i dettagli.
Molte delle malattie che hanno fatto il giro del mondo, purtroppo, hanno qualcosa in comune: provengono dagli animali. Non è una novità, ma ogni volta che salta fuori un nuovo caso, l’allerta torna alta nella comunità scientifica e non solo.
I pipistrelli, per dire, sono finiti spesso sotto i riflettori, anche per via del loro ruolo di “ospiti silenziosi” di virus e altri microrganismi. Questi animali hanno un modo di vivere davvero particolare. Stanno insieme in colonie, si rifugiano in luoghi umidi e bui, e dormono per mesi durante il letargo.
Tutto questo li rende perfetti – si fa per dire – per ospitare funghi o virus senza nemmeno accorgersene. Il fatto è che, anche se loro sembrano star bene, certe infezioni possono fare il salto. Quello che gli scienziati chiamano spillover.
Ed è lì che le cose si complicano, perché la malattia passa da una specie all’altra, a volte pure all’uomo. I ricercatori avvertono: serve più attenzione al monitoraggio e alla biosicurezza, specialmente nelle attività ad alto rischio come l’esplorazione delle grotte.
Una scoperta che cambia le carte in tavola
Uno studio pubblicato su Nature, e riportato anche da Libero Tecnologia, ha ribaltato una convinzione che durava da anni. Si pensava che la sindrome del naso bianco – malattia devastante che colpisce i pipistrelli durante il letargo – fosse causata da un solo fungo: il Pseudogymnoascus destructans. E invece no. Gli scienziati hanno scoperto che sono due le specie fungine coinvolte. Sono state chiamate Pd-1 e Pd-2. Hanno lo stesso effetto – quella specie di muffa bianca su naso, muso e ali – ma colpiscono pipistrelli diversi.
Pd-1 se la prende con Myotis myotis e M. blythii, Pd-2 preferisce Myotis daubentonii. Il bello (o il brutto) è che i due funghi convivono negli stessi luoghi – grotte, tunnel e rifugi sotterranei – ma non si mescolano mai. Genetica alla mano, sono separati. Non è una barriera geografica, è proprio una questione biologica.
La vera preoccupazione: fin dove può arrivare
Il fungo Pd-1 ha già attraversato l’oceano. È negli Stati Uniti dal 2006 e ha causato la morte di milioni di pipistrelli. Gli studiosi hanno ricostruito il suo viaggio: pare sia partito dalla Podillia, in Ucraina, forse portato inconsapevolmente da speleologi tramite le attrezzature. Pd-2, invece, è ancora fermo in Asia orientale. Ma ha una grande varietà genetica, il che lo rende un candidato serio per diffondersi altrove in futuro. Se arrivasse in America, potrebbe infettare specie ancora non colpite, minacciando anche quelle in via di ripresa.
Questa volta, a differenza di altri casi, la comunità scientifica ha forse il vantaggio di agire in anticipo. È importante specificare che non ci sono segnalazioni di casi umani, e questo va subito chiarito. Ma la scoperta che sta facendo discutere ha comunque conseguenze serie per gli ecosistemi e, in prospettiva, anche per la salute globale.