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Esami del sangue, vietato digiunare la sera prima del prelievo | Tutti lo fanno pensando sia l’ideale ma si ritrovano i risultati alterati

Esami del sangue

Divieto di digiuno prima degli esami del sangue (Canva foto) - www.biomedicalcue.it

Esami del sangue: perché saltare la cena prima del prelievo può alterare i risultati, smetti subito di farlo!

Saltare i pasti prima delle analisi di laboratorio è una prassi molto diffusa. Si tratta spesso di un gesto istintivo, compiuto pensando di “pulire” l’organismo per ottenere esiti più veritieri. Eppure, proprio questa abitudine può diventare una delle principali cause di risultati inattendibili.

Molti credono che una cena più leggera o addirittura l’assenza di un pasto la sera prima dell’esame sia il modo migliore per favorire valori “perfetti”. Tuttavia, ciò che conta davvero non è privarsi, ma mantenere la coerenza con il proprio stile alimentare abituale, evitando ogni improvvisazione.

Nel periodo che precede il prelievo, il nostro organismo riflette il nostro stile di vita quotidiano. Modificare bruscamente la dieta, anche solo per poche ore, rischia di mascherare eventuali anomalie o – al contrario – generare campanelli d’allarme privi di fondamento clinico. L’intento di sembrare più “in salute” può così rivelarsi controproducente.

Non si tratta solo di ciò che si mangia, ma anche di come e quando si mangia. La cena, in particolare, assume un ruolo chiave nella preparazione agli esami. Cambiare improvvisamente alimentazione, o peggio, rinunciare al pasto serale, ha ripercussioni dirette su parametri sensibili come la glicemia, i lipidi e alcuni ormoni, influenzando le valutazioni mediche.

Cosa succede al corpo se si digiuna troppo prima del prelievo

L’errore di saltare la cena nasce dalla convinzione che un digiuno prolungato renda l’organismo “più neutro” agli occhi delle analisi. Al contrario, secondo il dottor Francesco Milone, intervistato da BenEssere per Humanitas Gradenigo, cambiare le abitudini alimentari prima di un esame può compromettere l’attendibilità dei risultati. Lo scopo delle analisi è, infatti, valutare lo stato di salute reale, non una versione alterata da strategie dell’ultimo minuto.

Il pasto serale ha un impatto diretto su molti parametri ematici. Evitarlo per avere valori migliori è un falso mito: può provocare squilibri glicemici o variazioni nei lipidi plasmatici, falsando i risultati. Un esempio concreto riguarda i pazienti diabetici: assumere i farmaci ipoglicemizzanti senza aver cenato può causare ipoglicemia già durante il tragitto verso il laboratorio. Anche in soggetti sani, un digiuno troppo lungo può generare fluttuazioni nei valori che si vorrebbero osservare con precisione.

Prelievi
Esami del sangue (Canva foto) – www.biomedicalcue.it

Digiuno totale la sera prima: i rischi

Come ribadito da Humanitas, il digiuno totale prima del prelievo non è raccomandato. La regola valida è quella delle 8-12 ore di digiuno notturno, calcolate dall’ultimo pasto, che deve però essere coerente con la dieta abituale. Cenare in modo normale – senza eccessi né rinunce – è fondamentale per garantire che i valori ottenuti riflettano la condizione reale del paziente.

Un’alimentazione troppo restrittiva o l’assenza completa di cena può inoltre influenzare la funzionalità ormonale e alterare le concentrazioni di alcuni enzimi. Questo accade perché l’organismo, in risposta al digiuno prolungato, modifica temporaneamente il suo metabolismo. Il risultato è una fotografia biochimica poco fedele, che rischia di confondere il medico e allungare i tempi di una diagnosi corretta.