Entri in mare e dopo devono tagliarti una gamba: scoperto un nuovo BATTERIO in acqua | È allarme su tutte le spiaggie
Batteri e spiagge (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Un nuovo allarme riguarda le spiagge italiane a causa della presenza di un batterio che sta invadendo le nostre acque.
Lo stato di qualità microbiologica delle acque italiane presenta alcune criticità significative. In Sardegna, l’Agenzia regionale ARPAS ha già registrato 33 casi di contaminazione da batteri fecali tra aprile e luglio 2025. Questo è accaduto in luoghi molto frequentati come il Poetto di Cagliari e diverse coste della Costa Smeralda.
Anche nei fiumi veneti, come il Retrone e il Bacchiglione, monitorati nell’ambito dell’iniziativa Operazione Fiumi di Legambiente, si riscontrano valori di E. coli fino a quasi 58.000 MPN/100 ml, ben al di sopra dei limiti per uso irriguo e acqua potabile.
Queste contaminazioni sono principalmente attribuibili a scarichi fognari inefficienti, impianti di depurazione carenti, allacci abusivi e un’eccessiva pressione turistica estiva, come nel caso del Lago di Garda, dove sono stati rilevati livelli di E. coli e enterococchi migliaia di volte superiori ai limiti di balneabilità.
Le anomalie riscontrate rappresentano un potenziale e concreto rischio sanitario per i bagnanti e sollevano l’urgenza di investimenti in infrastrutture, controlli più rigorosi e una maggiore trasparenza nelle informazioni disponibili.
Fronteggiare l’emergenza
Per far fronte a questa emergenza, le autorità regionali e locali hanno iniziato ad adottare alcune misure preventive. In molte aree costiere e lacustri è stato rafforzato il monitoraggio delle acque, con controlli più frequenti dei parametri microbiologici. Inoltre, sono stati intensificati gli interventi sui sistemi fognari e di depurazione, soprattutto nelle località turistiche più esposte durante l’estate.
Alcuni comuni, in via precauzionale, hanno temporaneamente vietato la balneazione in tratti di costa risultati fuori norma, in attesa della normalizzazione dei valori batterici. Parallelamente, le campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini puntano a promuovere comportamenti più sostenibili e a ridurre l’impatto ambientale derivante da scarichi abusivi e rifiuti.
Allarme batteri
Come riportato su androkonos.com, il batterio Vibrio vulnificus, noto anche come “batterio mangiacarne”, è tornato a far parlare di sé a causa di nuovi casi gravi registrati in Florida, dove nel 2025 ha già causato quattro morti. Questo microrganismo può penetrare nell’organismo umano attraverso ferite esposte all’acqua salmastra, causando infezioni cutanee molto gravi e, nei casi più estremi, necrosi dei tessuti e morte. In alcune situazioni, neppure l’amputazione è sufficiente a fermare la diffusione dell’infezione.
Secondo gli esperti, tra cui l’infettivologo Matteo Bassetti, la crescente diffusione di questo batterio è strettamente legata ai cambiamenti climatici. Eventi meteorologici estremi come uragani e tempeste favoriscono la proliferazione del Vibrio nelle acque costiere. Oltre al contatto diretto con l’acqua contaminata, il batterio può essere trasmesso anche attraverso il consumo di molluschi crudi, come le ostriche, provocando sintomi gastrointestinali o, nei casi più gravi, infezioni sistemiche.