Dovete solo morire di fame | Da oggi in aereo non puoi più ordinare carne e pesce: devi farti bastare un’insalata scondita
Ecco come è cambiato il cibo sui voli di linea. Ora non sarà più possibile ordinare piatti a base di carne o pesce.
Volare è ormai una pratica comune per milioni di persone, e con essa anche l’esperienza del cibo servito a bordo. Se un tempo il pasto in aereo rappresentava quasi un piccolo lusso, oggi è spesso oggetto di critiche o battute, specialmente nei voli di corto raggio dove le compagnie low-cost hanno ridotto al minimo i servizi.
Tuttavia, il cibo in aereo è molto più di un semplice spuntino: è il risultato di una complessa organizzazione logistica e scientifica, che tiene conto di fattori come la sicurezza, la conservazione e perfino le alterazioni del gusto in quota.
In volo, infatti, il nostro senso del gusto cambia: la bassa pressione e l’aria secca riducono la sensibilità alle papille gustative, in particolare per i sapori dolci e salati. Per questo, i piatti serviti in aereo vengono spesso insaporiti di più rispetto a quelli a terra.
Inoltre, le pietanze vengono preparate in anticipo e poi riscaldate a bordo, il che limita molto la varietà e la qualità del cibo che può essere offerto. Nonostante questi limiti, alcune compagnie investono molto nella scelta dei menù, soprattutto sulle rotte intercontinentali, dove un buon pasto può fare la differenza nell’esperienza del passeggero.
La vera funzione
Infine, il cibo in aereo ha anche una funzione sociale e culturale. Nei voli internazionali, spesso si offre un assaggio della cucina del paese di arrivo o partenza, un modo per introdurre i passeggeri a una cultura diversa. Al tempo stesso, molte compagnie danno attenzione a esigenze specifiche dimostrando che anche in un contesto limitato come quello di una cabina pressurizzata, è possibile promuovere inclusività e attenzione alle persone.
Sebbene il cibo in aereo non sia sempre memorabile, rappresenta comunque un’interessante combinazione di tecnica, scienza e servizio. E forse, la prossima volta che riceveremo un vassoio a bordo, potremo apprezzarne un po’ di più la complessità che lo accompagna.
Non puoi mangiare carne o pesce
Come riportato su supereva.it, volare ad alta quota non influisce solo sul nostro corpo, ma anche sul modo in cui percepiamo i sapori. A 10.000 metri di altitudine, la pressione dell’aria e l’umidità ridotta all’interno della cabina alterano il funzionamento delle papille gustative e dell’olfatto. Questo comporta una perdita fino al 30% della sensibilità ai sapori.
Per ovviare a questo problema, le compagnie aeree modificano le ricette aggiungendo più sale, zucchero o spezie, così che i piatti risultino comunque gustosi durante il volo. Inoltre gli esperti consigliano di evitare pasti pesanti quindi neinte carne o pesce ma meglio l’insalata o la frutta.