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“Devi conservare tutti gli scontrini”: maxi RIMBORSO ESTATE | Ti spetta a causa del caldo afoso: lo ha deciso il Governo

Un modo per ottenere il rimborso sperato

Conserva tutti gli scontrini (Canva) - biomedicalcue.it

Se ti succede qualcosa in estate, sappi che conservando determinati scontrini, avrai diritto a un rimborso stellare.

L’energia elettrica è una delle forme di energia più utilizzate, nella vita quotidiana, sebbene pochi sappiano davvero come vien prodotta. Infatti, la sua generazione avviene attraverso la conversione di altre forme di energia, in elettricità.

La maggior parte dell’elettricità è appunto prodotta in centrali, dove l’energia meccanica – ottenuta da fonti come il carbone, il gas, l’acqua o il vento –, viene trasformata in energia elettrica, tramite generatori e turbine. Così che ogni fonte, abbia le sue caratteristiche e impatti ambientali, specifici.

Le fonti rinnovabili, come il sole, il vento e l’acqua, offrono poi un’alternativa sostenibile alle fonti fossili, riducendo le emissioni di CO₂, e favorendo una produzione più pulita. Persino l’energia nucleare, seppur controversa, vien utilizzata in molte nazioni.

Una volta generata, l’energia elettrica viene alla fine trasportata attraverso una rete di cavi e trasformatori, fino ad arrivare nelle nostre case; alimentando luci, elettrodomestici, e dispositivi elettronici d’ogni genere.

Un problema sempre più diffuso

Con l’arrivo dell’estate, e l’uso massiccio di condizionatori, i consumi di energia elettrica aumentano notevolmente. E quest’incremento di richiesta, unito al cambiamento climatico, porta spesso a interruzioni improvvise dell’elettricità. Difatti, i blackout stanno diventando sempre più frequenti in Italia, coinvolgendo proprio abitazioni, negozi e uffici, da Nord a Sud. Disagi i quali non sono, poi, solo momentanei, ma in grado di causare danni economici significativi, come la perdita di alimenti, o la rottura di elettrodomestici.

Secondo quanto riportato da today.it, in caso di blackout prolungati i consumatori hanno diritto a un indennizzo automatico in bolletta, stabilito da “Arera” (“Autorità di regolazione per energia reti e ambiente”). Per interruzioni superiori a 4 ore in città, e 8 ore nei piccoli comuni, si parte da un minimo di 30 euro, con aumenti in base alla durata del disagio. Sebbene, tuttavia, siffatto rimborso non copra i danni materiali subiti a causa del blackout.

Un problema sempre più frequente
Sbalzi di tensione (Canva) – biomedicalcue.it

Reclami e risarcimenti, per danni specifici

In presenza di sbalzi di tensione, picchi improvvisi, o danni diretti, come la rottura di apparecchi elettronici, è necessario inviare un reclamo scritto al distributore o al venditore. Motivo per cui, il cittadino deve allegare prove concrete come foto, ricevute, e relazioni tecniche. E se non si riceve risposta, entro 30 o 40 giorni, avere diritto a un ulteriore indennizzo per ritardo. In caso di rifiuto o silenzio, ci si può rivolgere persino alla conciliazione “Arera”, o ad associazioni dei consumatori.

Nondimeno, il cittadino può segnalare il disservizio anche all’ente distributore locale, raccogliendo prove dei danni, e inviando un reclamo formale, entro sei mesi. E in caso di mancata risposta, ricorrere proprio alla conciliazione, o valutare azioni legali. I blackout, di fondo, non son più eventi eccezionali; e secondo “Arera“, le reti devono diventar più resilienti, poiché col caldo estremo e la digitalizzazione, la tolleranza verso i disservizi si sta riducendo drasticamente.