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“Cosa stavamo dicendo?”: questa confusione non è una semplice distrazione | Non sottovalutare questo sintomo: ti spedisce in una RSA

Memoria perdita

Attenti a questo sintomo (canva.com) - www.biomedicalcue.it

Fragilità della memoria. Rilevato un altro campanello d’allarme sulla degenerazione dei riflessi: l’allerta degli esperti che preoccupa.

Torniamo a discutere di salute e, soprattutto, di memoria: un bene prezioso che ha il compito di preservare i nostri ricordi, le nostre esperienze e la nostra identità.

Quando essa comincia a scemare; quando i particolari sfuggono; quando il passato diventa poco limpido, un senso di disorientamento e di ansia ci invade.

La paura di perdere la propria identità; di scordare le persone a noi più care, i momenti più significativi della nostra vita, è una delle angosce più profonde e tremende che si possano provare in una vita.

Ma quali sono i segnali a cui dovremmo prestare tutta la nostra attenzione? Come possiamo identificare alcuni “avvertimenti” che il nostro corpo ci manda? Ecco quello che non dovremmo assolutamente ignorare, secondo gli esperti.

Il campanello d’allarme

Come riportato da Tanta Salute, recenti studi rivelano un campanello d’allarme precoce per l’Alzheimer, che potrebbe manifestarsi anni prima dei sintomi tipici della malattia. Si tratta di una diminuzione della capacità di giudizio o del compimento di decisioni insolite: piccole disattenzioni nella gestione del denaro, difficoltà a pianificare compiti semplici o una certa impulsività possono indicare che i lobi frontali del cervello, responsabili del comportamento e della logica, stanno cominciando a funzionare in modo diverso.

Ulteriore segnale “sottile” è la difficoltà a mantenere la concentrazione, con la tendenza a perdere il filo dei discorsi o a distrarsi facilmente anche in ambienti tranquilli. Diversamente dall’ADHD, questo tipo di distrazione tende a peggiorare col tempo e si associa spesso a una sensazione di confusione mentale. Gli esperti spiegano che ciò è dovuto a un danno progressivo all’ippocampo, la parte del cervello dedicata alla memorizzazione e all’apprendimento.

Cervello piantina
Colpite varie aree del cervello (canva.com) – www.biomedicalcue.it

Cambiamenti insidiosi

Un cambiamento dell’umore, spesso confuso con semplice depressione o stress, funge da ulteriore segnale d’allerta. Le persone colpite tendono a sentirsi apatiche, irritate o demotivate, senza un motivo chiaro. Gli esperti affermano che questo accade poiché l’Alzheimer può danneggiare le aree cerebrali legate alle emozioni, rendendo difficile la regolazione delle risposte emotive.

Oltre ai sintomi cognitivi, esistono anche condizioni fisiche che possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia: l’eccesso di peso, l’insonnia cronica, l’apnea notturna e i problemi circolatori sono tra i più comuni. Queste problematiche, col tempo, compromettono la salute del cervello, riducendo l’afflusso di ossigeno. Ciò detto rimarca Tanta Salute, riconoscere i segnali iniziali non deve generare paura, ma piuttosto un immediato senso di azione e prevenzione forti e tempestive, per gestire ed affrontare al meglio la malattia.