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Che errore la Candeggina sui MURI: la muffa non se ne andrà | Solo questo prodotto funzionerà

Per rimuovere la muffa dai muri, la candeggina è un rimedio ormai superato. Oggi, la soluzione miracolosa è un’altra!

L’esposizione ai funghi nocivi, come la muffa, è un problema più diffuso di quanto si possa immaginare; poiché queste minuscole spore riescono a insinuarsi negli ambienti domestici, senza che ce ne accorgiamo. Crescendo in luoghi umidi, bui e poco ventilati, sfruttando anche le più piccole infiltrazioni d’acqua o la condensa, che si forma sulle pareti.

Quando la muffa si sviluppa, nello specifico rilascia nell’aria sostanze potenzialmente irritanti o tossiche, le quali possono compromettere la qualità dell’ambiente interno, e la salute di chi lo abita. Chi soffre di allergie o problemi respiratori, infatti, è particolarmente vulnerabile ai suoi effetti.

In molti casi, i sintomi possono sembrare banali — come tosse, prurito agli occhi, o mal di testa —, e se l’esposizione continua, possono aggravarsi e portare a disturbi cronici.

Per questo motivo, prevenire e controllare la formazione della muffa, non è solo una questione estetica, ma una vera esigenza di salute.

Rimedi naturali, contro la muffa

Proprio la muffa sui muri è un problema comune in molte abitazioni, specialmente in ambienti umidi come bagni e cucine, poiché prospera in condizioni di scarsa ventilazione e umidità costante. E sebbene la candeggina sia stata al lungo considerata il rimedio tradizionale, la sua efficacia è limitata, dato che agisce solo sulla superficie della macchia, lasciando intatte le radici del fungo. Inoltre, i vapori tossici e le proprietà corrosive della candeggina, possono danneggiare le pareti, e mettere a rischio la salute di chi la utilizza. Per questi motivi – come riportato anche sul sito bancafarnese.it -, molti scelgono soluzioni naturali, come acqua ossigenata, bicarbonato, aceto bianco e oli essenziali, i quali penetrano negli strati profondi dei muri, e impediscono la ricrescita della muffa.

Il bicarbonato di sodio, grazie alle sue proprietà antibatteriche e disinfettanti, rimuove la muffa delicatamente, senza danneggiare l’intonaco; mentre l’acqua ossigenata, ne potenzia l’azione igienizzante. L’aceto bianco, disinfetta le superfici, e ostacola la proliferazione delle spore fungine; e se necessario, può esser utilizzato puro per macchie persistenti. L’olio essenziale di tea tree, infine, possiede forti proprietà antimicotiche. E combinato con l’aceto, aumenta ulteriormente l’efficacia del trattamento, lasciando anche un aroma gradevole nell’ambiente.

Preparati naturali (Canva) – www.biomedicalcue.it

Preparazione e applicazione dei rimedi

I trattamenti naturali, si preparano facilmente: ovvero, mescolando acqua ossigenata, bicarbonato e sale, ottenendo uno spray penetrante; mentre combinando acqua, aceto e oli essenziali, si crea un detergente profumato e disinfettante. L’applicazione, nondimeno, dev’esser accurata: come il tamponare delicatamente, con un panno o una spugna; lasciare agire il composto, per il tempo indicato; e proteggersi con guanti e mascherina. E la ventilazione costante degli ambienti, facilita l’asciugatura, e riduce la formazione di nuova muffa.

Per evitarne il ritorno, quindi, è essenziale gestire l’umidità; aprire le finestre, o utilizzare de-umidificatori; e pulire periodicamente le superfici, con composti naturali. In zone critiche come bagni, cucine e cantine, applicazioni regolari, e specifiche soluzioni antimuffa che proteggano le pareti, garantendo un ambiente sano e salubre. L’attenzione continua, e l’uso di rimedi naturali, perciò, trasformano la casa in uno spazio libero dai funghi, preservando la bellezza e la sicurezza dei muri.

Published by
Anastasia Gambera