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Causa anemia e distrugge il fegato: segnalata una LUMACA ALIENA | Non esce solo con la pioggia: la puoi trovare dovunque

Lumaca killer

Da tenere (canva.com) -www.biomedicalcue.it

Quando crediamo che qualcosa è piccolo ed indifeso, cadiamo nel più grande errore di valutazione. Anche le lumache possono ucciderci!

Il mondo animale regala a tutti noi piccoli e grandi miracoli o pericoli, a seconda di come lo si voglia guardare. Noi di Biomedicalcue, da grandi osservatori che siamo, non possiamo esimerci dal narrare la vastità e la meraviglia che la Natura ci regala.

Focalizziamoci quindi su esseri tanto piccoli quanto sorprendenti, ovvero le lumache. Spesso ritenute innocue e persino interessanti da osservare negli stagni o negli acquari, alcune di loro nascondono invece un lato “oscuro”, che le rende tra i vettori più temibili della Terra.

Questi piccoli molluschi svolgono infatti un ruolo fondamentale nella diffusione di una delle malattie tropicali più ignorate ma al contempo devastanti per il nostro fegato.

Gli insight scientifici, rielaborati anche da Wikipedia ed Everyeye.it, fanno riflettere, ancora una volta, su quanto poco conosciamo alcuni universi animali. Leggete un po’ qui!

Lumache e malattie mortali

Come specificato da Wikipedia ed Everyeye, in diverse aree terrestri alcune specie di lumache, quali Biomphalaria e Bulinus, fungono da “ospiti” per vermi del genere Schistosoma. Le prime trasmettono il Schistosoma mansoni, le seconde sono correlate al Schistosoma haematobium. Nel ciclo di contagio, le larve entrano direttamente nella pelle di quei soggetti a contatto con laghi, fiumi o stagni inquinati, specialmente durante attività quotidiane come lavare, irrigare i campi o nuotare.

La patologia colpisce decine di milioni di persone ogni anno, con un numero di vittime a quota tra 10.000 e 200.000 morti. L’infezione può provocare, fra l’altro, anemia, malnutrizione, danni al fegato e all’apparato urinario, ritardi nello sviluppo infantile nonché complicazioni fatali. La diffusione è favorita da povertà, mancanza di igiene, assenza di acqua potabile e difficoltà nel mettere in atto un adeguato controllo dei vettori.

Ciclo vitale degli schistosomi
Questo il ciclo vitale degli schistosomi (commons.wikimedia.org/CDC di Atlanta) -www.biomedicalcue.it

Tecniche di contenimento

La comunità di studiosi e le entità sanitarie hanno identificato alcuni strumenti fondamentali per affrontare la questione, come indicano le fonti: l’erogazione regolare di praziquantel nelle popolazioni più vulnerabili, potenziamento delle reti idriche e fognarie, e la gestione specifica degli habitat delle lumache per tipologia e specie. Tuttavia, ogni azione deve essere eseguita con cautela, evitando misure estreme che potrebbero mettere a repentaglio gli ecosistemi acquatici.

In un alquanto bizzarro paradosso, evidenzia Everyeye, alcune delle stesse lumache che fanno da veicolo per questi parassiti vengono adoperate come indicatori ecologici o allevate addirittura per l’acquariofilia. Nelle aree colpite a livello endemico, però, la loro presenza in ambienti acquiferi non trattati rimane un segnale d’allarme che, secondo gli studiosi, non può assolutamente essere ignorato.