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Casi di demenza senile in aumento: tutta colpa dell’auto | Più la usi, più stai male: intacca per sempre il tuo cervello

Demenza senile

Demenza senile rischio guida dell'auto (Canva foto) - www.biomedicalcue.it

Un recente studio mette sotto accusa l’uso eccessivo dell’auto e svela un alleato inaspettato per il cervello.

Ogni giorno si percorrono tragitti brevissimi in automobile, anche quando una passeggiata o una pedalata sarebbero alternative più semplici. Abitudini comode, certo, ma quanto possono incidere sul benessere del nostro cervello?

Mentre il traffico cresce e lo stile di vita diventa sempre più sedentario, aumentano anche le preoccupazioni legate alla salute mentale in età avanzata.

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di demenza senile, una condizione che colpisce milioni di persone e che sembra strettamente collegata a comportamenti quotidiani.

L’attenzione è ora puntata proprio su come ci muoviamo. Le nostre scelte in apparenza banali, come prendere l’auto invece di salire su una bici, potrebbero rivelarsi determinanti.

Attività fisica e sedentarietà: gli effetti sulla salute

Non si tratta solo di fare attività fisica per restare in forma: nuove evidenze indicano che alcune modalità di spostamento, più di altre, hanno effetti diretti sulle funzioni cognitive. Nonostante l’automobile sia il mezzo più usato, potrebbe essere anche uno dei più insidiosi per la mente. La questione non riguarda solo il traffico o l’inquinamento, ma cosa accade nel cervello quando rinunciamo al movimento.

Dietro il timone c’è spesso la sensazione di controllo e sicurezza, ma a livello cerebrale la guida non è paragonabile al movimento attivo. E se camminare può essere una valida alternativa, a quanto pare esiste una scelta ancora più efficace, troppo spesso trascurata in nome della fretta e della comodità.

Passeggiata
Benefici della passeggiata contro la demenza senile (Canva foto) – www.biomedicalcue.it

Il legame tra abitudini di trasporto e salute cerebrale

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Huazhong University of Science and Technology in Cina ha analizzato per oltre 13 anni i comportamenti di quasi mezzo milione di persone, tutte inizialmente senza diagnosi di demenza. L’indagine, pubblicata su JAMA Network Open e riportata da Sanità Informazione, ha rivelato che l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto abituale è associato a un rischio notevolmente più basso di sviluppare demenza rispetto alla guida, alla camminata o all’uso di mezzi pubblici.

I partecipanti che pedalavano regolarmente mostravano anche un volume maggiore dell’ippocampo, l’area del cervello cruciale per la memoria e tra le prime a essere colpite dalla neurodegenerazione. Il beneficio è stato osservato per tutte le forme principali di demenza, inclusa quella senile. In un momento storico in cui si usa l’auto anche solo per fare pochi metri, queste evidenze rilanciano l’importanza di ripensare le abitudini quotidiane: pedalare non è solo un modo per spostarsi, ma un investimento sulla mente.