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Carne di cammello, attenzione perché potresti trovartela nel piatto | In questa regione la mangiano sempre: fa parte della tradizione

Carne di cammello

Buonissma a quanto sembra (canva.com) - www.bionmedicalcue.it

Un ingrediente a dir poco insolito, che si mangia in certe regioni dove è tipica: tutte le curiosità.

Parliamo di cucina, e lo facciamo parlando di un ingrediente interessante per i palati dai gusti esotici. Come riportava Wired in un suo articolo del 2021, a Milano si può provare della “squisita” carne di cammello in un panino “limited edition”!

Sicuramente avrete strabuzzato gli occhi a leggere. A proporre “l’insolito” (a detta di Wired) ingrediente è Tripburger, locale specializzato in hamburger con carni stravaganti, tipo zebra, canguro o coccodrillo!

Il panino contiene hamburger di cammello da 180 grammi, bacon, insalata di spinaci, provola dolce, salsa di cavolo viola alle erbe e bun di pane semi integrale, al prezzo di 13,50 euro.

La carne di cammello, secondo Tripburger, “è magra, saporita e ha grandi qualità nutritive. Consumata fin dall’antichità, è un’alternativa molto comune nei paesi dove la carne di suino o di bovino non è ritenuta commestibile”

Dove si consuma

Ciò detto, in quale regione si consuma di più? Non è in Lombardia, e nemmeno in Italia. Per l’inciso, ci spiegano Everyeye e Science Alert, nell’aridità del nord-ovest keniota la popolazione Turkana avrebbe sviluppato straordinarie capacità di adattamento, grazie a una dieta potenzialmente mortale per la maggioranza degli altri gruppi umani.

Una dieta composta quasi interamente da latte, carne e sangue di cammelli e capre, con circa l’80% delle calorie provenienti da fonti animali. Un regime ricco di proteine e grassi, che nei Turkana viene tollerato e addirittura favorisce il benessere grazie a peculiari adattamenti genetici. In tal senso, lo studio, capitanato da Amanda Lea dell’Università di Vanderbilt, ha esaminato campioni di sangue e urine di 308 individui del gruppo, confrontando le differenze nel loro profilo genetico con quelle di altre comunità locali.

Kenya
Regioni aride (canva.com) – www.biomedicalcue.it

Fattori rilevati e osservazioni

Una delle scoperte più importanti secondo le fonti riguarda il gene STC1, il quale consentirebbe ai reni dei Turkana di conservare maggiormente l’acqua, riducendo i danni causati dai residui di una dieta in gran parte a base di carne, come le purine. I ricercatori hanno osservato inoltre che i pastori nomadi, nonostante una frequente disidratazione, tendono a mantenere un buono stato di salute, per merito di supposti adattamenti genetici capaci di controbilanciare gli effetti negativi dell’arsura.

Tuttavia, la ricerca solleva anche dubbi sulle conseguenze dei medesimi adattamenti in situazioni differenti. Secondo Charles Miano del Kenya Medical Research Institute, le varianti genetiche che proteggono i Turkana nel loro habitat naturale potrebbero risultare svantaggiose per chi abbandona il nomadismo per una vita in città. Tale osservazione sostiene la teoria del cosiddetto “mismatch evolutivo”, secondo cui i geni utili in un certo contesto ambientale possono diventare dannosi in un altro. Straordinario, signori.