Avanti e dietro dal bagno: questo è un vero allarme rosso per la salute | Esiste un numero preciso: se lo superi è ora di correre in ospedale
Donna sul water (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Quante volte vai in bagno ogni giorno? Contale perché il tuo corpo potrebbe cercare di dirti qualcosa di importante.
Ci sono cose che facciamo ogni giorno senza pensarci troppo. Tipo mangiare, dormire… o andare in bagno. Sì, proprio quello. Quante volte ti capita di farci caso? Forse mai. Eppure, quel gesto tanto normale dice molto di più sul tuo stato di salute di quanto immagini.
Non è solo questione di comfort o abitudini. Dietro la frequenza con cui andiamo in bagno c’è un mondo nascosto di segnali fisiologici che collegano intestino, cervello, organi interni e anche il tuo umore. Una rete silenziosa, ma attivissima, che si fa sentire nei modi più inaspettati.
Ultimamente, sempre più ricerche stanno mettendo sotto la lente l’importanza della regolarità intestinale. No, non solo per sentirsi “più leggeri”, ma perché potrebbe essere uno degli indicatori chiave per prevenire problemi seri, anche gravi. E non stiamo parlando di qualche sensazione passeggera o di un mal di pancia ogni tanto.
Il corpo manda segnali continui, e imparare a leggerli potrebbe diventare il nuovo modo per capire in anticipo cosa non sta funzionando. E a quanto pare, anche solo il numero di volte in cui vai in bagno potrebbe dirti qualcosa che nemmeno il tuo medico sa ancora. O forse sì…
I segnali d’allarme
Quando le feci restano nell’intestino troppo a lungo, si creano condizioni ideali per batteri dannosi che rilasciano sostanze potenzialmente tossiche. Secondo il professor Sean M. Gibbons, questo squilibrio potrebbe avere legami con malattie croniche tipo Parkinson, Alzheimer o insufficienza renale. Roba grossa, insomma.
Un altro ricercatore, Johannes Johnson-Martinez, ha spiegato che non è ancora chiaro se il ritmo intestinale sia la causa o l’effetto di questi problemi, ma la presenza di biomarcatori nel sangue fa pensare che l’intestino possa anticipare certe diagnosi. Lo studio completo si chiama “Aberrant bowel movement frequencies coincide with increased microbe-derived blood metabolites associated with reduced organ function” ed è stato pubblicato su Cell Reports Medicine, come riporta ecoblog.it.
Il ritmo intestinale può raccontare molto più di quanto credi
In questo studio un gruppo di scienziati americani ha seguito 1.400 adulti in buona salute per capire se c’era un nesso tra frequenza delle evacuazioni e stato generale dell’organismo. E… c’era eccome. Il dato che salta all’occhio?
Chi va di corpo una o due volte al giorno ha un microbiota intestinale più stabile e livelli più alti di sostanze benefiche, tipo gli acidi grassi a catena corta (che fanno bene al fegato, ai reni e anche al cervello). Al contrario, chi va troppo poco o troppo spesso rischia di produrre composti tossici nel sangue. E non è una roba da niente.