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Attenzione al salame, tu lo mangi e quello ti fa ammalare: anche i medici non hanno più dubbi | Non metterlo più a tavola

Salumi affettati e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Salumi affettati e pericoli (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Un gesto quotidiano come mangiare salumi potrebbe avere effetti a lungo termine sulla mente: ora la scienza lancia l’allarme.

C’è chi non riesce a iniziare la giornata senza una fetta di pancetta a colazione. Chi, invece, nel salame trova lo spuntino perfetto a metà mattina. E poi il panino col prosciutto, dai, quanti di noi lo mangiano quasi senza pensarci?

Per molti, i salumi sono una coccola quotidiana, qualcosa che sa di casa, di infanzia. Il comfort food per eccellenza. Ma raramente ci si ferma a chiedersi: che impatto ha tutto questo sul nostro corpo, o peggio ancora, sulla nostra testa?

Sempre più spesso si sente parlare del legame tra ciò che mettiamo nel piatto e la salute mentale. Non solo la solita questione di chili o colesterolo: si va più a fondo, si parla di elasticità mentale, lucidità, e non solo.

Alcuni alimenti sembrano avere un effetto diretto su come invecchia il nostro cervello. E no, non parliamo solo di zuccheri e cibi spazzatura. Negli ultimi tempi, il discorso si sta spostando su abitudini alimentari considerate innocue, ma che nel lungo periodo potrebbero rivelare il contrario. Il problema?

Cibi su cui riflettere

Spesso questi cibi sono proprio quelli che ci piacciono di più, quelli facili da trovare, economici, saporiti. Rinunciare non è semplice, ma forse sarebbe il caso di iniziare a pensarci, almeno un po’. C’è un crescente interesse da parte della ricerca medica su come dieta e cervello siano legati.

Non è più solo questione di evitare infarti o diabete: si comincia a parlare seriamente anche di altre malattie. E quando anche gli studi cominciano a cambiare idea su certe abitudini, qualcosa bolle in pentola.

Salame a fette (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Salame a fette (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Una ricerca lunga quarant’anni dice la sua

Secondo uno studio enorme dell’Università di Harvard, pubblicato da Le Figaro e ripreso da Men’s Health, chi mangia spesso salumi ha un rischio maggiore – parliamo del 13% in più – di sviluppare demenza rispetto a chi li limita. Non è poco. Lo studio ha seguito per quasi quarant’anni oltre 133.000 persone. Un lavorone. I dati mostrano una connessione chiara: più salumi mangi, più il rischio cresce. Al contrario, chi segue una dieta più ricca di pesce, frutta secca, legumi – insomma, roba “sana” – sembrerebbe proteggere meglio il cervello.

Non è ovviamente una condanna, ma forse un invito a riflettere. In pratica, un panino col salame ogni tanto non è il male assoluto, ma farne un’abitudine costante potrebbe essere rischioso. Lo studio mostra che ciò che mettiamo a tavola ogni giorno può davvero fare la differenza per il nostro futuro mentale. E forse, ogni tanto, una fetta in meno conviene. L’importante è cercare di portare avanti uno stile di vita sano: dieta equilibrata, esercizio fisico e mentale.