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Allerta sanitaria per il tonno in scatola: trovato un composto nocivo per la nostra salute | Così diventa una bomba chimica

Tonno in scatola (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Tonno in scatola (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Un test rivela tracce di sostanze pericolose nel tonno in scatola, tra preoccupazioni per la salute e dubbi.

Il tonno in scatola, diciamolo, è un pò il salva-cena per eccellenza. Pratico, gustoso e sempre pronto all’uso. Lo tiri fuori dalla credenza e in pochi minuti hai risolto. Ma sei sicuro di sapere davvero cosa c’è dentro?

Ultimamente, stanno emergendo alcune preoccupazioni che fanno alzare più di un sopracciglio, e che riguardano non tanto il pesce… quanto il contenitore. Ci fidiamo delle confezioni che troviamo al supermercato, anche perché molte sono marchiate da aziende molto famose.

Eppure, non sempre tutto è chiaro come dovrebbe. I materiali utilizzati per conservare gli alimenti possono rilasciare sostanze indesiderate nel cibo. Questo succede anche — e soprattutto — con prodotti che consumiamo spesso, come appunto il tonno.

Oggi come oggi, essere consumatori consapevoli è un bel mestiere. Serve leggere, informarsi, a volte anche andare oltre ciò che l’etichetta dice. Perché non basta sapere dove è stato pescato il tonno o con quale metodo.

Una questione importante

C’è anche un’altra questione che spesso passa inosservata, eppure può fare la differenza: cosa succede dentro la scatoletta prima che arrivi sulla tua tavola. Ecco che allora entrano in gioco alcune indagini indipendenti che stanno cercando di fare un pò di chiarezza.

Hanno preso in esame diverse marche, alcune molto diffuse anche qui in Italia. E i risultati, beh, sono tutto tranne che rassicuranti. Anzi, a tratti sono stati definiti allarmanti. Per questo è importante essere informati sulla situazione.

Scatoletta di tonno (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Scatoletta di tonno (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Una sostanza da non sottovalutare

Il test, realizzato dalla rivista svizzera per i consumatori “Saldo”, ha analizzato dieci marche diverse di tonno confezionato. In ogni campione, è stata trovata la presenza di bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica usata per rivestire l’interno delle lattine. Il problema? È tossico anche in piccole dosi ed è classificato come interferente endocrino. Alcuni marchi hanno mostrato concentrazioni fino a 20 volte oltre il limite proposto dall’Unione Europea.

E c’è anche chi è andato oltre: c’è chi ha superato di 50 volte quella soglia. Ma non finisce qui. Il test ha rivelato anche la presenza di glicidolo, una sostanza che può formarsi durante la lavorazione degli oli e che è considerata potenzialmente cancerogena. I campioni conservati in olio di girasole sono risultati meno contaminati rispetto a quelli in olio d’oliva. Una buona notizia però c’è: alcune opzioni sembrano più sicure. I vasetti di vetro, ad esempio, non hanno mostrato tracce di BPA. Insomma, se vuoi stare più tranquillo, forse vale la pena cambiare formato.