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Allarme per PANE E PASTA: ormai sono introvabili al supermercato | Di questo passo mangeremo solo insalata e bacche

Pasta e dubbi (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Pasta e dubbi (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Tra scaffali vuoti, superfood in ascesa e scelte sempre più particolari, qualcosa nelle abitudini quotidiane si è spezzato.

Avete fatto caso che ultimamente andare al supermercato è diventato un po’… strano? Gli scaffali cominciano a sembrare sempre più vuoti per le cose di tutti i giorni, quelle che una volta non potevano mai mancare in dispensa. In mezzo a tutto questo, c’è un’altra cosa che salta all’occhio: la spesa degli italiani è cambiata, parecchio.

Un tempo c’era la classica lista “da riempire”: pasta, pane, pelati, farina, biscotti. Oggi invece c’è spazio per ingredienti molto diversi. La salute e il benessere sono diventati il vero punto di riferimento. E la cosa interessante è che questa rivoluzione parte proprio dal carrello.

Che cosa ci dice davvero il modo in cui facciamo la spesa? A volte, più di quanto immaginiamo. Il carrello del supermercato è una fotografia perfetta della nostra quotidianità, delle nostre abitudini, delle nostre paure e dei nostri desideri. Quando qualcosa cambia lì dentro, significa che sta cambiando anche fuori, nella società, nel modo in cui viviamo e pensiamo.

Negli ultimi tempi, tra inflazione, stili di vita nuovi e un’attenzione crescente a ciò che mangiamo, qualcosa ha iniziato a muoversi. O forse si è proprio capovolto. Basta dare un’occhiata alle corsie di qualsiasi supermercato per rendersene conto: alcuni prodotti spariscono subito, mentre altri restano lì invenduti. E no, non è solo colpa delle offerte o della pubblicità.

Tra salute e tendenze

Sempre più persone scelgono prodotti che qualche anno fa sembravano roba da palestra o da blog alimentari. Si cercano alimenti con proprietà particolari, ricchi di fibre, proteine, grassi buoni, ecc. E la grande distribuzione si adegua: quello che trovi oggi sugli scaffali, in molti casi, riflette un’Italia che vuole mangiare meglio, o almeno provarci.

Tutto questo, ovviamente, ha un impatto. Non solo sul tipo di prodotti in vendita, ma anche su quelli che iniziano a sparire. E attenzione: non è solo una questione di tendenze. C’è dell’altro sotto, e riguarda qualcosa che fino a poco tempo fa sembrava intoccabile.

Supermercato (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Supermercato (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Nuove abitudini, stessi supermercati (più o meno)

Secondo il nuovo report dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy – una realtà che tiene d’occhio i cambiamenti nel mondo del food – le classifiche della spesa stanno cambiando direzione. Al top per quanto riguarda la spesa degli italiani non ci sono i soliti noti, ma una lista piuttosto inaspettata: semi di chia, avena, anacardi, tahina e noci. Sì, proprio così. Roba che, fino a pochi anni fa, era da negozio bio e ora è ovunque.

I semi di chia stanno vivendo il loro momento d’oro: +33,6% di vendite in valore e +30,8% in volume. Li trovi nei biscotti, nei cereali, nelle barrette… insomma, un po’ dappertutto. Anche l’avena, che ormai si usa per tutto – dal latte ai panini – è sempre più popolare. Gli anacardi? Stanno benissimo nelle creme, nei sughi e pure nelle barrette. La tahina e le noci chiudono il cerchio, sempre più presenti in prodotti confezionati o al naturale. Dove saranno finiti pane e pasta?