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Peppe Vessicchio è morto: il maestro che faceva parlare l’orchestra aveva 69 anni

Peppe Vessicchio è morto: il maestro che faceva parlare l’orchestra aveva 69 anni

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È morto Peppe Vessicchio, storico direttore d’orchestra e volto noto della televisione italiana. La notizia è arrivata come un colpo secco: il maestro si è spento all’ospedale San Camillo di Roma a seguito di una complicazione improvvisa.

Aveva 69 anni. Nato a Napoli il 17 marzo 1956, è stato uno di quegli uomini della musica capaci di parlare a più generazioni: arrangiatore, compositore, docente televisivo e, in special modo, il simbolo di mille Sanremo che ogni italiano ricorda con un gesto del braccio e un sorriso sornione.
Non starò a fare la lista completa dei nomi con cui ha lavorato (Gino Paoli, Andrea Bocelli, Zucchero e via così) né l’elenco delle vittorie a Sanremo: quattro trionfi come direttore d’orchestra parlano già abbastanza. Era uno che sapeva mettere ordine nel caos sonoro e trasformarlo in un momento televisivo che restava impresso.Lo immagino adesso, nella testa di chi lo conosceva: il papillon, il gesto misurato, quel modo un po’ burbero e affettuoso di correggere una parte stonata. Nei decenni ha portato competenza e umanità sul palco e dietro le quinte, insegnando anche nelle scuole di musica e a tv-talent come “Amici”. Era uno che non si metteva in piazza per cercare applausi facili, ma che li guadagnava con lavoro vero.

Che cosa resta?

Resta la sua presenza al Festival di Sanremo, le direzioni che hanno accompagnato canzoni diventate parte della nostra colonna sonora, i progetti di teatro e le collaborazioni importanti. Resta anche il senso di una cultura musicale che lui rendeva accessibile senza snaturarla.