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“Non la mangio mai quando sono a dieta”: questo errore ti provoca solo problemi di salute | Finisci al pronto soccorso tra atroci dolori

Dieta pericolosa

Pericolosissima (canva.com) - www.biomedicalcue.it

“Quando sono a dieta non lo mangio”: ma è un grande errore. Ti provoca solo problemi di salute; non commetterlo.

Qui su Biomedical CUE parliamo di salute, medicina, ricerca scientifica e benessere. Ci impegniamo ad esaminare con rigore le novità del campo medico, le ultime scoperte e quelle prassi quotidiane che hanno un impatto sulla nostra salute.

Per quanto riguarda l’alimentazione, ognuno di noi, almeno una volta, ha intrapreso una dieta severa, motivato dal desiderio di perdere peso in fretta o di migliorare la propria condizione fisica.

Ammettiamolo: in passato, abbiamo tutti letto articoli, seguito influencer e provato metodi che a volte erano piuttosto estremi, spesso fondati sulla completa rimozione di alcuni alimenti.

Tuttavia, escludere interamente questi alimenti dalla propria dieta rappresenta un errore serio, e i medici stessi ci mettono in guardia sui pericoli. Ecco quali sono.

Un alimento essenziale

Le diete che limitano drasticamente i carboidrati, come la chetogenica, hanno guadagnato una grande e recente popolarità. Si basano sulla sostanziale diminuzione di alimenti come pane, pasta, cereali e persino frutta. Tale modifica spinge il corpo a cercare altre fonti di energia, con risultati significativi sul metabolismo e sulla salute in generale.

Secondo MPT (cioè My Personal Trainer), quando l’apporto di carboidrati scende al di sotto dei 50 grammi al giorno, il corpo modifica il suo modo di generare energia. Inizia a sfruttare i grassi tramite gluconeogenesi e chetogenesi: in pratica, il fegato converte i grassi in corpi chetonici, che diventano il nuovo combustibile per l’organismo. Questa condizione, definita chetosi, è caratteristica di queste diete: il corpo utilizza i grassi come fonte energetica anziché gli zuccheri, con una rapida perdita di peso iniziale dovuta alla rimozione dei liquidi.

Carboidrati
Mai eliminarli (canva.com) – www.biomedicalcue.it

Possibili rischi annessi

È fondamentale distinguere tra chetosi metabolica controllata e chetoacidosi diabetica, condizione seria che si verifica nei pazienti con diabete di tipo 1 quando i livelli di insulina sono troppo bassi. In quel caso, i chetoni si accumulano nel sangue in quantità nocive, provocando un’acidità nel corpo che richiede un intervento medico urgente. Secondo MPT, sebbene la riduzione dei chetoni possa temporaneamente migliorare la concentrazione e la memoria, alla lunga potrebbe causare stanchezza mentale, irritabilità e difficoltà cognitive. Diminuisce anche l’assunzione di fibre, essenziali per la salute intestinale, con conseguenti stitichezza, gonfiore, disidratazione e alterazioni del microbioma intestinale.

Diverse ricerche suggeriscono, inoltre, che tali diete possono favorire l’aumento di batteri infiammatori e diminuiscono la diversità della flora batterica, intaccando il benessere digestivo. I nutrizionisti suggeriscono di non eliminare del tutto i carboidrati, ma di optare per fonti di alta qualità, come cereali integrali, frutta, verdura e legumi. Nel caso di seguiti dietetici specifici, è sempre indispensabile consultare un medico o un nutrizionista.