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Dopo Sanremo ha vissuto un dramma, il cantante adesso soffre di “acufene e ipoacusia” | Per lui l’udito era indispensabile

Palco dell'Ariston (Rai - youtube screenshot) - www.biomedicalcue.it

Palco dell'Ariston (Rai - youtube screenshot) - www.biomedicalcue.it

Dopo il festival, la sua carriera ha preso una svolta inattesa: oggi però convive con disturbi che mettono tutto in discussione.

Nel mondo della musica, l’udito non è soltanto un senso: è lo strumento principale, l’asse portante di tutto. Eppure, c’è chi si ritrova, da un giorno all’altro, a dover fare i conti con qualcosa che prima sembrava indistruttibile.

Perdere o anche solo alterare il rapporto con i suoni può cambiare completamente la prospettiva di chi lavora con le note. A volte, questo basta per far vacillare tutto ciò che sembrava sicuro. Non è raro che, dopo anni, il corpo presenti il conto.

Alcuni artisti, però, hanno deciso di uscire allo scoperto. Parlano, raccontano, si mettono a nudo. Non è facile dire “non sento più come prima”, soprattutto quando sei stato sempre associato a una musica precisa, a un timbro, a un’energia. Ma farlo è anche un atto di liberazione. La fragilità, in fondo, è qualcosa che può accomunare tutti, anche i più carismatici.

E poi c’è quell’aspetto meno visibile, ma altrettanto pesante. Quando il suono che ti ha sempre accompagnato cambia forma, anche il mondo intorno sembra diverso. Le canzoni che amavi diventano minacciose, gli strumenti familiari ti mettono ansia. E si inizia a pensare: “e se peggiorasse ancora?”. C’è chi ha smesso per un po’. Chi ha fatto finta di niente. E chi, invece, ha trovato una nuova strada per tornare a respirare.

Un ritorno inaspettato e tutto da scoprire

Tra quelli che hanno scelto di raccontarsi con sincerità, c’è anche un cantante italiano che molti conoscono per la sua energia e la sua originalità. Un cantante che pochi ricordano per aver partecipato a Sanremo, ma che invece è famosissimo per la carriera costruita dopo l’esperienza sanremese. E dopo un silenzio piuttosto lungo, è tornato con un progetto che unisce musica e fumetto, due passioni che per lui non sono mai state separate. Un disco, sì, ma anche un viaggio dentro sé stesso. E dietro questa nuova fase, c’è una storia che ha poco a che fare con la creatività e molto con la fatica di accettare un cambiamento.

Lui stesso ha ammesso di aver smesso per un periodo perfino di ascoltare dischi. Il timore di peggiorare la propria situazione uditiva era diventato troppo grande. “La musica non mi rendeva più felice”, ha detto. Parole pesanti, se pensiamo a chi ha sempre costruito mondi immaginari proprio con la musica. Il bisogno di ritrovare un senso lo ha spinto a creare un universo parallelo, tra vignette e canzoni.

Il mitico Caparezza (La7 Attualità - youtube screenshot) - www.biomedicalcue.it
Il mitico Caparezza (La7 Attualità – youtube screenshot) – www.biomedicalcue.it

La confessione

Solo dopo aver metabolizzato tutto, ha deciso di raccontarlo davvero. Come riporta Il Fatto Quotidiano, Caparezza ha rivelato di soffrire di acufene e ipoacusia, condizioni che l’hanno costretto a convivere con apparecchi acustici. “Oramai convivo con gli apparecchi acustici. Li consiglierei a chiunque fa musica e ha questo problema ma non lo vuole ammettere”, ha detto senza girarci intorno.

Negli ultimi anni, il suono ha cominciato a diventare qualcosa da gestire, più che da vivere. Prima l’acufene, poi l’ipoacusia. E con loro, il silenzio. Il vuoto. La paura di perdere per sempre ciò che lo definiva. Eppure, con grande lucidità, ha deciso di affrontare tutto e di parlarne apertamente. Lo aveva fatto nei suoi lavori passati e lo ha fatto anche nel nuovo album “Orbit Orbit”. Una storia che, oltre alla musica, parla soprattutto di resistenza.